sabato 3 settembre 2016

La collina dei pesci rossi




Trama: Nishiki Hanaono è una liceale che si è appena trasferita in una cittadina che si estende su una serie di colline,ed ha deciso di dedicarsi a svolgere piccoli incarichi per gli abitanti,nei panni di 'aiutatrice'.A scuola non è riuscita a fare amicizie,anzi viene guardata con una certa diffidenza,ma nel corso di una delle sue missioni conosce la piccola Akai ed il suo enigmatico fratello Kon,mentre Soma,un ragazzo che conosce fin da bambina,è sempre pronto a darle una mano nei momenti di difficoltà.

Manga: Kyngyozaka Noboru è un manga shoujo scritto e sceneggiato dal duo di autrici/disegnatrici noto come Peach-Pit, già conosciute in Italia con le serie Zombie Loan, Rozen Maiden e Shugo Chara!
La pubblicazione in Giappone è iniziata nel 2012 sulla rivista Dessert della Kodansha,e si è conclusa nel 2016,componendosi di 5 volumetti in totale.
In Italia la casa editrice Star Comics ne ha annunciato la pubblicazione nel corso dell'edizione 2014 del Lucca Comics&Games con il titolo La collina dei pesci rossi,iniziandone la pubblicazione a marzo dello scorso anno,pubblicazione che si è conclusa con il quinto e ultimo volumetto,uscito lo scorso luglio. 

Dopo l'impatto non esaltante ma nemmeno catastrofico con Shugo Chara!, ho pensato che almeno una possibilità a questa nuova serie delle Peach-Pit che sbarcava in Italia avrei anche potuto concederla.
Il primo volumetto non mi aveva convinto del tutto,ma neanche mi era completamente dispiaciuto,così sono andata avanti nella lettura di volume in volume,sempre vagamente perplessa,ma mai decisamente scontenta.
Dicamo che la storia di questa ragazza così originale che ritorna a vivere nel villaggio delle sue origini per cercare di rimettere insieme i frammenti dei propri ricordi,costantemente sul punto di disgregarsi ulteriormente lasciandola sempre più smarrita,in sè era abbastanza intrigante e ben narrata,e probabilmente la persistente sensazione di vaghezza e sospensione era funzionale alla vicenda,tuttavia io l'ho trovata anche leggermente irritante,come accade quando dietro l'abbondanza di frasette ad effetto e puntini di sospensione si sospetta la non adeguatezza di quella che poi è la sotanza della storia rispetto a così pretenziose premesse.
Comunque sia,ho proseguito nella lettura tra la curiosità per lo sviluppo della vicenda ed il dubbio che alla fine la storia si rivelasse solo una truffa graziosa ed infiocchettata,fino a che è arrivata la notizia della conclusione della serie al quinto volume,mentre qui in Italia si aspettava l'uscita del quarto.
La notizia non mi ha inquietato più di tanto,la storia non era così complessa da non potere volendo essere conclusa in maniera soddisfacente nell'arco di una decina di capitoli,ed anche se il quarto e penultimo volumetto proseguiva grossomodo sulla stessa falsariga dei primi tre,cioè senza lasciar intravedere neanche un fioco barlume di soluzione ai 'misteri' della serie,ovvero la ragione e le origini delle amnesie di Nishiki,il ruolo e l'identità del bambino-volpe,e la natura dei due fratelli-volpe,nonchè le connessioni tra questi vari elementi.
Poi è arrivata la conclusione,che purtroppo ha disatteso le speranze di una risoluzione che riuscisse ad armonizzare in maniera coerente tutti gli elementi presenti nella storia,e invece confermato i timori di approssimazione,lasciando che quegli stessi elementi fino a quel momento spacciati come essenziali e comunque connessi tra loro andassero nel finale ognuno per proprio conto.
Per cui alla resa dei conti una serie deludente ed incapace di lasciare traccia alcuna.

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