sabato 26 marzo 2016

Ritorno alle origini (MelloNearMatt - Thanks for the Memories)

Pensavo che questo video non si trovasse più in giro,invece per il momento ancora resiste,malgrado sia in giro da un sacco.
Mi sembra inutile l'avvertenza 'Spoiler',nonostante il video si riferisca alla seconda parte dell'anime di Death Note,perchè si parla di una serie che ha più di dieci anni.
Comunque, durante le scorse vacanze di Pasqua, ho pensato di dover dare un' occhiata alla mia collezione, e così è riemersa un po' di robetta ormai sepolta,tipo per intendersi proprio le prime serie collezionate, tutte finite mano a mano nei luoghi più inaccessibili dalla mia libreria, per lasciare spazio alla roba in corso o che devo ancora leggere. 
Tale è stato pertanto anche il destino dello stesso Death Note,la mia prima serie in assoluto, ma nel ritrovarla mi sono improvvisamente resa conto che senza accorgermene e malgrado abbia iniziato abbastanza tardi,la mia carriera di lettrice di manga dura dalla bellezza di dieci anni.
Così, giusto per non far passare inosservato l'anniversario...

Happy Easter to everyone!


mercoledì 9 marzo 2016

OUAT: si ricomincia da dove eravamo rimasti

Bene.
Questo post arriva con un ritardo di circa un secolo e mezzo,riferendosi alla prima parte della quarta stagione di OUAT, che negli Stati Uniti è ripreso proprio la scorsa domenica dopo la pausa invernale,col dodicesimo episodio della quinta stagione.
In Italia non c'è invece stata nessuna pausa,dal momento che la messa in onda è iniziata solo lo scorso 29 gennaio,sul canale satellitare Fox.
Ad ogni modo,dopo averlo riletto non me la sono sentita di cestinarlo,per cui,anche se in ampio ritardo,eccolo qua lo stesso.

Prima di trasferirci nuovamente a Storybrooke nel Maine,per la seconda parte della quarta stagione di Once Upon a Time,faccio il punto di quanto visto nei primi 11 episodi,andati in onda in America dal 28 settembre al 14 dicembre 2014 sul canale ABC,mentre in Italia la messa in onda è iniziata il 2 gennaio scorso sulla rete satellitare Fox,e si è conclusa ai primi di mazo.
I 12 episodi della prima parte ci hanno intrattenuto più o meno piacevolmente su svariate questioni,alcune delle quali risolte nel mid-season finale,mentre altre sono lì pronte a tenere banco per i prossimi episodi,e chissà,magari anche per le prossime stagioni.
Intanto,quella che alla vigilia era stata prospettata come l'antagonista principale,la regina di Arendelle e protagonista del disneyano Frozen Elsa,si è rivelata una figura non proprio di contorno,ma comunque perlopiù marginale;alla vigilia alcuni malpensanti (tra cui la sottoscritta) avevano sospettato che il trapianto a Storybrooke di alcuni dei personaggi del recente blockbuster fosse niente di più e niente di meglio che una spudorata manovra pubblicitaria,e al termine del primo arco narrativo della quarta stagione direi che si trattava di impressione ampiamente suffragata dai fatti.
Seppure difatti il pessimismo si sia rivelato alla fine ingiustificato almeno quanto alla caratterizzazione della pattuglia from Arendelle,in generale anzi alquanto felice,devo dire che il contributo alla trama apportato dai medesimi a me è parso decisamente trascurabile.
Elsa sappiamo com'è arrivata a Storybrooke,come clandestina a bordo del portale aperto da Emma nella cripta di Rumple.
Uscita dall'urna,comprensibilmente confusa e disorientata,scopre che la sorella Anna potrebbe essere capitata anche lei da quelle parti,e da quel momento ritrovarla diventa la sua missione,di fatto perlopiù slegata o comunque indipendente dagli avvenimenti che in quel momento si svolgono nella cittadina di Storybrooke.
Anna la incontriamo nei flashback,alla vigilia del suo matrimonio;dovrebbe essere assorta nei preparativi,ma trova il tempo di notare che la sorella si è improvvisamente turbata,e una volta scoperto che il motivo del turbamento è l'avere scoperto di essere stata la causa del viaggio che i genitori intrapresero anni prima,viaggio dal quale peraltro non fecero ritorno,pensa bene che la soluzione migliore sia senz'altro piantare lì per lì promesso sposo e preparativi per il matrimonio per seguire le orme degli scomparsi genitori,e tornare indietro con le risposte che il mare la prima volta aveva ingoiato.
Torniamo quindi alle sequenze di apertura della quarta stagione,che per un attimo mi avevano anche mandato leggermente in confusione: il vascello in procinto di disintegrarsi tra le onde del mare in burrasca infatti,sulle prime mi era parso la Jolly Roger sulla rotta per Neverland ad inizio terza stagione.
Invece si trattava della nave che trasportava i sovrani di Arendelle,di ritorno da Mist Haven,che altro non è se non il nome con cui ad Arendelle è conosciuta la Foresta Incantata a tutti noi ben nota.
Comunque,malgrado non mancasse la carne al fuoco,un'altra storyline che prevedesse l'ennesima minaccia per la cittadina di Storybrooke ovviamente non ce la potevamo risparmiare,per cui dopo qualche episodio,ecco profilarsi la cattiva della storia,che si rivela essere anch'essa una regina delle nevi,nonchè zia di Elsa ed Anna,sorella maggiore della di loro madre.
A un certo punto della storia veniamo anche a sapere che nel passato era stata una delle madri adottive di Emma,il che ovviamente non è una coincidenza,ma il frutto di un preciso disegno,per quanto malato:Ingrid infatti,orfana per merito anche suo anche se in modo accidentale della famiglia di origine,decide dall'oggi al domani di crearsene una artificiale,e giustamente pensa che dacchè è in ballo a costruirsi delle sorelle coi mattoncini Lego,tanto vale ordinarle stile vestito alla sarta;una volta stabilito quindi che i guai col nucleo familiare originale discendevano non già dalla sua tendenza  a surgelare la gente nei momenti di panico,tendenza all'epoca involontaria,certo,ma pur sempre piuttosto problematica,quanto piuttosto dall'essere circondata da gente irrimediabilmente ordinaria,dunque indegna di lei,la soluzione non poteva che essere andarsi a cercare due sorelle putative come lei dotate di magia fin dalla nascita;in un caso la soluzione era abbastanza a portata di mano,dato che la magia manifestatasi in lei non era scomparsa dal patrimonio genetico della sua famiglia,ma aveva solo aspettato di ripresentarsi alla generazione successiva nella nipote Elsa,figlia proprio della amabilissima (ehm...) sorella Gerda,colei che l'aveva sigillata nell'urna che poi sarebbe diventata la temporanea dimora anche di sua nipote.

domenica 6 marzo 2016

La nuova edizione di Rough (♥‿♥)

Le ultime settimane sono state belle dense,fumettisticamente parlando, ma ormai la dimensione lavorativa ha preso definitivamente il sopravvento,per cui anche notizie di un certo rilievo e che riguardano da vicino la mia collezione ,mi sono scivolate addosso praticamente senza colpo ferire.
Ovviamente continuo a coltivare i miei hobby,tra i quali rientra ancora e sempre anche la lettura di manga,ma complice anche il trasferimento sono diventata estremamente cauta nell'iniziare nuove serie.
In effetti,tolti un paio di esperimenti riguardanti serie che in altri tempi avrebbero potuto avere maggiori probabilità e di cui non discuto il valore,ma che non sono riuscite comunque a raggiungere la soglia ultimamente piuttosto alta oltre la quale comincio a valutare un titolo 'interessante',nonchè meritevole di tutta la serie di complicate acrobazie necessarie da un po' di tempo a questa parte per poter seguire ciò che mi interessa con ragionevole continuità,per le serie che ho iniziato diciamo dallo scorso anno si parla principalmente di riedizioni di manga che avevo avuto già modo di apprezzare in precedenza.
Così è stato per Maison Ikkoku,così è stato per Lady Oscar,che sto riprendendo per i capitoli inediti e perchè l'edizione d/visual è una specie di reliquia (mai sentito dire che i collezionisti sono maniaci?),così è stato per Lovely Complex,che mi sfuggì all'epoca della prima pubblicazione perchè quando scoprii l'anime la serializzazione era già piuttosto avanti e il recupero già alquanto difficoltoso,e così è ora per Rough,capolavoro di Mitsuru Adachi finora disponibile in un'edizione onestamente penosa,e che invece dallo scorso febbraio possiamo goderci in una confezione che finalmente rende giustizia alla bellezza della storia.



Era poco meno di una vita che pregavo per una riedizione di quest'ultimo,ovvio quindi che non me la lasciassi scappare per niente al mondo.
Indi per cui,visto il mancato riscontro circa la richiesta di mettere in abbonamento la serie presso la fumetteria storica,ho inaugurato le mie visite alla fumetteria di Bassano proprio per acquistare il primo volume,e con l'occasione ho recuperato anche dei volumi che di là avevano dimenticato di tenermi da parte,tra cui per la cronaca il sesto volume di Mix,ovvero il manga a cui Adachi sta lavorando al momento.
Ora,non per polemizzare,ma arrivati a questo punto supponevo,evidentemente sbagliandomi di grosso,che anche i sassi per strada avessero notato una certa predilezione mia per i manga di Adachi,e tu,cara la mia fumettivendola di (poca) fiducia,cosa mi combini?Mi lasci fuori proprio i volumi e le serie a cui tengo di più?Ottimo lavoro devo dire,già...
Comunque,giovedì ho preso anche il secondo volume,che per la cronaca risultava già essere l'ultima copia rimasta in negozio,per cui ho ritenuto opportuno inaugurare una casella anche qui a Bassano,e ieri pomeriggio mi sono dedicata alla lettura.
Ora non ho sottomano i volumi della prima edizione per fare un confronto (quando venne annunciata la riedizione di Maison Ikkoku mi liberai pressochè all'istante dell'edizione precedente,svendendola in pratica senza rimpianto alcuno,nel caso di Rough invece neanche per un attimo ho pensato di fare una cosa del genere:pur se in confezione pessima,ci sono ugualmente legatissima,e mai e poi mai sarei stata capace di disfarmene),ma in questi volumoni la storia rende mille volte di più.
Intanto in serata per curiosità accademica sono andata a rileggermi i post di un sondaggio di diversi anni fa a proposito dei manga Star Comics dei quali sarebbe stata gradita una riedizione,ed ho avuto modo di notare che da allora quasi tutte le serie menzionate hanno goduto di una nuova pubblicazione.
Sono rimaste solo una manciata di richieste finora inevase,tra cui due proposte che mi interesserebbero molto,quella di una ristampa in monografico per Kaitou Saint Tail (il manga dell'anime andato in onda negli anni ' 90 col titolo Lisa e Seya, un solo cuore per lo stesso segreto),al momento disponibile solo nel contenitore 'Amici',e soprattutto quella di una riedizione per Touch,che pure si merita una bella edizione come si deve:l'unica edizione di Rough finora disponibile era veramente indecente,ma anche Touch ha decisamente bisogno di un'edizione come si deve,che quella proposta ormai quasi vent'anni fa non è proprio più all'altezza.
Che dire?Aspetto fiduciosa,intanto se finora vi fosse sfuggita questa riproposta,vi consiglio senz'altro di correre ai ripari,perchè ne vale decisamente la pena.