domenica 25 dicembre 2016

Buon Natale!


Faccio a tutti voi i miei più cari auguri perchè possiate trascorrere un Natale gioioso e pieno di amore <3

sabato 17 dicembre 2016

My little monster (Robico)





Trama: Tutto ciò che interessa a Shizuku Mizutani,studentessa al primo anno delle superiori,sono i propri risultati scolastici,dunque non ha alcuna intenzione di farsi distrarre dagli altri e dalle loro faccende.
Un'insegnate però riesce a convincerla a portare i compiti a Yoshida Haru,un ragazzo che non è mai andato a scuola dall'inizio dell'anno,benchè la ragazza sia molto riluttante:Shizuku è infatti convinta come tutti che si tratti di un soggetto problematico e rissoso,e il loro primo incontro sembra confermarlo;Haru le appare un ragazzo bizzarro ed inquietante,ma prende arbitrariamente a considerarla sua amica,per dichiararle quasi subito che lei gli piace,confessandosi poi innamorato di lei,che da parte sua si ritrova sempre più coinvolta dallo strano ragazzo,fino a scoprirsi innamorata di lui.

Personaggi:

Shizuku Mizutani: la protagonista della storia è una ragazza molto diligente nello studio,estremamente concentrata sui suoi risultati accademici,per il resto distaccata e poco interessata alle vicende altrui.Questo prima d'incontrare Haru Yoshida,bizzarro ragazzo da cui Shizuku si ritroverà man mano sempre più coinvolta,finendo pian piano anche per allargare la cerchia dei suoi interessi e delle sue relazioni,pur mantenendo sempre un atteggiamento piuttosto freddo e compassato.

Haru Yoshida: vicino di banco di Shizuku,non è più andato a scuola dopo aver partecipato ad una rissa il primo giorno,ma decide di tornare dopo l'incontro con la protagonista,dichiarando che lei gli piace già nelle primissime fasi della loro conoscenza,ritrattando poi in parte tale dichiarazione,man mano che Shizuku diventa più importante per lui,e quindi attribuisce maggiore peso anche alle parole.Malgrado la diffidenza iniziale degli altri nei suoi confronti,facendo solo un piccolo sforzo scopre di poter risultare molto popolare e simpatico.Ha un fratello maggiore,col quale ha un rapporto difficile.

Asako Natsume: è in classe con Haru e Shizuku,e malgrado sia piuttosto carina non ha amici all'infuori della rete,perchè alcune esperienze negative l'hanno resa piuttosto diffidente nei rapporti umani.Inizialmente avvicina Shizuku per farsi aiutare nello studio,ed alla fine le due diventano amiche,rapporto al quale Asako tiene molto,come a quello coi suoi nuovi amici.

Sohei Sasahara: detto anche Sasayan,è anche lui nella stessa classe di Shizuku e Haru,ed essendo stato compagno di classe di quest'ultimo si stupisce del suo ritorno a scuola e del suo attaccamento a Shizuku,anche se ne è contento.Membro del club di softball,è piuttosto popolare,e anche lui tratta tutti amichevolmente,ma è molto legato al gruppetto che ruota intorno ad Haru e Shizuku.Buon osservatore e affidabile com'è,finisce per diventare il confidente e consigliere un po' di tutti i personaggi della storia.

Kenji Yamaguchi:
benchè inizialmente lo sfrutti e tra i due ci sia anche una certa rivalità,è un amico di Haru,e un po' per volta diventa anche lui una presenza fissa nel giro di amici dei protagonisti.Benchè scettico sul fascino femminile di Shizuku,finirà con l'innamorarsi di lei,e proverà a conquistarne l'affetto.Ha un pessimo senso dell'orientamento,e gli amici lo chiamano Yamaken.

Chizuru Oshima: scelta come membro del comitato di classe solo perchè porta gli occhiali,è una ragazza molto timida e pessimista,e dopo essere stata aiutata da Haru s'innamora di lui,anche se non riesce a dichiararsi e si ritrova spesso a dargli consigli quando non riesce a capire Shizuku.

Mitsuyoshi Misawa: cugino di Haru,gestisce il locale dove lo stesso Haru e poi tutto il resto del gruppo passano parecchio del loro tempo libero;più grande di diversi anni rispetto agli altri,rappresenta una sorta di figura paterna per Haru e i suoi amici.

Manga:

Titolo originale: Tonari no Kaibutsu-kun (となりの怪物くん)
Titolo italiano: My Little Monster
Storia e disegni: Robico (ろびこ)
Editore giapponese: Kodansha (Dessert)
1a ed.: 2008-2013
Tankobon: 12 (concluso)
Editore italiano: GP Publishing
1a ed. it.: giugno 2012

Anime:

Titolo originale : Tonari no Kaibutsu-kun
Storia originale: Robico
Regia: Hiro Kaburaki
1ª tv: 2 ottobre-24 dicembre 2012
Episodi: 13 (concluso)

Voto e considerazioni:

Originalità: 7
Storia: 8
Disegni: 8
Voto Finale: 8

Commedia sentimentale abbastanza classica eppure fuori dagli schemi,Tonari no Kaibutsu-kun ha sicuramente il pregio di presentare dei protagonisti un po' insoliti che però funzionano a meraviglia,così come il resto del cast,nell'offrire una narrazione originale e ben orchestrata,che di volta in volta sa commuovere e divertire,ed in cui il lettore non può fare a meno di appassionarsi alle vicende dei personaggi.

Link:
sito ufficiale (jp)
sito ufficiale anime (jp)

Consigliato?

lunedì 5 dicembre 2016

Kamisama Kiss (Julietta Suzuki)




Trama: Nanami Momozono è una studentessa liceale di 17 anni che è appena stata sfrattata da casa sua per i debiti di gioco del padre,nel frattempo scomparso senza lasciare traccia di sè.Mentre vaga senza meta in cerca di una possibile soluzione alla situazione,salva un misterioso individuo di nome Mikage da un cane randagio,e per riconoscenza questi,venuto a conoscenza delle sue difficoltà,le offre la sua abitazione,che ha abbandonato da oltre vent'anni.Recandosi nel posto indicatole,Nanami scopre che si tratta di un santuario,scoprendo oltretutto di esserne diventata la divinità al posto dell'inquilino precedente,ovvero lo stesso Mikage da lei soccorso.

Personaggi:

Nanami Momozono: la protagonista della serie è una ragazza di 17 anni,che all'inizio della storia è piuttosto in difficoltà:cacciata di casa a causa dei debiti del padre,sta vagando senza meta immersa nelle sue preoccupazioni,quando incontra e aiuta uno strano individuo,che una volta conosciuta la sua situazione,le offre casa sua,e subito dopo sparisce.Una volta arrivata sul posto,Nanami scopre che si tratta di un santuario che ha l'aria di essere abbandonato da molto tempo,ma non avendo alternative decide di fermarsi comunque,e così scopre anche di esserne diventata la divinità.

Tomoe:servitore divino di Mikage,è un demone volpe dal passato turbolento,che si è occupato di tenere in ordine il tempio durante l'assenza di Mikage,ma che inizialmente non ha alcuna intenzione di accettare un'umana come Nanami come nuova divinità locale.

Manga:
Titolo originale: Kamisama Hajimemashita (神様はじめました)
Titolo italiano: Kamisama Kiss
Storia e disegni: Julietta Suzuki
Editore giapponese: Hakusensha (Hana to Yume)
1a ed.: febbraio 2008 - maggio 2016
Tankobon: 25 (concluso)
Editore italiano: Star Comics
1a ed. it.: ottobre 2013

Anime:
1ª stagione
Titolo originale : Kamisama Hajimemashita
Storia originale: Julietta Suzuki
Regia: Akitaro Daichi
Character design: Junko Yamanaka
1ª tv: 1 ottobre - 24 dicembre 2012
Episodi: 13 (concluso)
Stato in Italia: inedito

2ª stagione
Titolo originale :  Kamisama hajimemashita ◎
Storia originale: Julietta Suzuki
Regia: Akitaro Daichi
Character design: Junko Yamanaka
1ª tv: 5 gennaio - 30 marzo 2015
Episodi: 12 (concluso)
Stato in Italia: inedito



OAV:

Ad agosto 2013,allegati al sedicesimo volume del manga sono stati distribuiti due episodi animati,intitolati rispettivamente "Kamisama,Suterareru" e "Kamisama,Onsen ni Iku",il primo basato su un episodio del numero 15,il secondo invece riguardante una storia inedita.

Voto e considerazioni:

Originalità: 7
Storia: 8
Disegni: 8
Voto Finale: 8

Kamisama Kiss è un manga abbastanza grazioso,che sfrutta una tematica al tempo stesso particolare eppure ricorrente com'è quella del folklore locale;malgrado quella giapponese sia una società avanzata e per certi versi anche ipertecnologica,tuttavia resta anche profondamente radicata in molte tradizioni,credenze e anche superstizioni del passato.
Perciò può apparire perfettamente normale e plausibile che una comune studentessa delle superiori si ritrovi improvvisamente ad essere la divinità di un tempio,e cominci da quel momento ad essere circondata da bizzarri individui,e pur facendo gli stessi assai poco per nascondere la loro natura di mostri,alla fine vedere la convivenza inconsapevole,un po' movimentata ma per il resto perfettamente pacifica tra mostri e umani.
Kamisama Kiss comunque è principalmente una love story,che sebbene delineata fin dai primi capitoli,si sviluppa piuttosto lentamente,in maniera senza risultare per questo monotona e poco coinvolgente,almeno a quanto si può giudicare dai primi volumi.

Consigliato?

Autrice:
Julietta Suzuki è una mangaka giapponese nata il 6 dicembre di un anno non specificato nella prefettura di Fukuoka;è del segno zodiacale del Sagittario,ed il suo gruppo sanguigno è di tipo B.
Il suo nome d'arte deriva da quello del personaggio Julietta Sakamoto del seinen Air Master,si può anche scrivere come 铃木JULIETTA,ed a volte il cognome è romanizzato come Suzugi.
Ha iniziato la sua carriera lavorando come assistente della mangaka Ryoko Fukuyama,ed inoltre partecipando con la one-shot Ura Antique all'Hakusensha's 44th Big Challenge,one-shot pubblicata nel numero di agosto 2004 della rivista Hana to Yume,mentre la one-shot dal titolo Asa ga Kuru,presentata all'Hana to Yume Mangaka Course,le valse il Premio Great Effort,e venne pubblicata sul 16mo numero della rivista.
Ha iniziato a disegnare quando era in seconda elementare;le piacciono i gatti,i koala e gli squali.
Nel tempo libero le piace uscire con gli amici,ed anche se non legge molto,ama i lavori di Junji Ito.
Il suo personaggio preferito è Ashia,e sostiene che in generale i personaggi maschili sono più semplici da disegnare.

Opere:
Karakuri Odetto 2006 6 volumi-conclusa
Akuma to Dolce 2007 2 volumi-on hiatus
Kamisama Hajimemashita 2008 25 volumi-conclusa
Hoshi ni Naru Hi 2012 1 volume-conclusa

sabato 3 dicembre 2016

La leggenda di Hikari (Izumi Aso)



In origine questa era una recensione che avevo scritto per un sito (Lovely Manga) che purtroppo non è più accessibile,per cui ho pensato di recuperarlo pubblicandolo nel mio blog.


Trama: Hikari Kamijo è solo una ragazzina quando,assistendo ad un'esibizione della ginnasta bulgara Diana Grozdeva,nota un errore sfuggito a tutti i membri della giuria,ma ammesso dalla Grozdeva stessa,la quale,convinta che solo una grande ginnasta avrebbe potuto notarlo,propone ad Hikari di seguirla in Bulgaria,dove avrebbe potuto perfezionarsi al meglio nella ginnastica ritmica.
Hikari però decide di restare in Giappone,e l'anno dopo la troviamo iscritta al secondo anno delle medie all'istituto Aikoh:dall'incontro con la Grozdeva si è allenata da sola,ma adesso ha intenzione d'iscriversi al club di ginnastica ritmica della scuola,che vanta delle atlete piuttosto brave,tra le quali spicca Shiina Hazuki,atleta molto brava e dotata,sebbene afflitta da gravi problemi di salute.
Le due ragazze diventeranno amiche,sebbene per Shiina Hikari si rivelerà una temibile rivale,non solo sulla pedana,ma anche nel cuore di Takaaki Ooishi,stella di punta della squadra maschile di ginnastica artistica della scuola.

Personaggi:

Hikari Kamijo: la protagonista della storia è una ragazza simpatica e molto determinata,che non si arrende davanti alle difficoltà.
Il suo stile da ginnasta è molto vivace e dinamico,e anche grazie alla musica di Mao e all'intesa perfetta tra lui ed Hikari,diventa sempre più espressione dei suoi sentimenti.
E' innamorata di Takaaki,ma quasi senza accorgersene comincia ad affezionarsi molto al suo accompagnatore musicale Mao.
Shiina Hazuki: la principale rivale di Hikari,non solo in pedana,ma anche per le attenzioni di Takaaki,di cui è innamorata da molto tempo,è la campionessa indiscussa di ginnastica ritmica della scuola fino all'arrivo di Hikari;diversamente da quest'ultima ha uno stile molto aggraziato.
Takaaki Ooishi: campione maschile di ginnastica artistica,Takaaki è il primo a rendersi conto del talento di Hikari appena questa arriva a scuola,diventandone il principale sostenitore,finendo poi con l'innamorarsene.
Non è a conoscenza dei sentimenti di Shiina nei suoi confronti,e la considera solamente un'amica.
Mao Natsukawa: giovane musicista,propone ad Hikari di diventare il suo accompagnatore musicale,perchè affascinato dal suo stile.
I due trovano subito un'intesa perfetta,e grazie all'accompagnamento di Mao,lo stile e le esibizioni di Hikari migliorano sempre di più.
E' geloso di Takaaki in quanto anche lui innamorato di Hikari,anche se con la ragazza si dimostra sempre un pò duro,sebbene dolce a modo suo.

Manga:

Titolo originale: Hikari no densetsu (光の伝説)
Titolo italiano: La leggenda di Hikari
Storia e disegni: Izumi Aso
Editore giapponese: Shueisha (Margaret)
1a ed.: 1985-1988
Tankobon: 16 (conclusa)
Editore italiano: Star Comics (Starlight)
Prezzo: 3.90 euro
1a ed.it.: 10 maggio 2003-16 agosto 2004

Anime:

Story: Izumi Aso
Titolo originale: Hikari no densetsu (光の伝説)
Regia: Tomomi Mochizuki
1aTV: 3 maggio 1986-20 settembre 1986,TV Asahi
Numero episodi: 19 (in origine dovevano essere 26,poi ridotti visto lo scarso successo della serie)
Durata episodio: 25 minuti circa

Voto e considerazioni:

Originalità: 8
Storia: 7
Disegni: 8
Voto Finale: 8

Manga molto bello sulla passione sportiva e sull'importanza dell'impegno per riuscire nei propri obiettivi,Hikari è una serie che mi è entrata nel cuore con l'anime visto in tv da bambina,che mi piacque davvero moltissimo,tanto da andare avanti non ricordo per quanto tempo a far volare praticamente qualsiasi oggetto in maldestri esperimenti di ginnastica ritmica.
Il manga,letto molti anni dopo,non mi ha dato le stesse emozioni dell'anime,ma rimane un ottimo lavoro,sia per la caratterizzazione dei personaggi,davvero molto realistici nei loro pensieri e sentimenti,sia per i disegni,capaci di rendere perfettamente i movimenti di una disciplina così complessa.

Autrice:
Izumi Aso è un'autrice di fumetti giapponese,che nasce il 14 novembre 1960 nella provincia di Saitama.
Ancora adolescente decide di voler diventare una mangaka,e nei primi anni '80 debutta con NY de dokkiri! sulla rivista Margaret della casa editrice Shueisha,che da lì in poi ospiterà tutti i suoi lavori.
Benchè abbia lavorato a una quindicina circa di serie manga,alcune ancora ambientate nel mondo dello sport,come "Lion dream" e "Blackbird",e sebbene anche molti suoi lavori successivi siano stati molto bene accolti dalla critica,il suo successo ancora oggi rimane legato proprio a La leggenda di Hikari,che è anche l'unico suo manga pubblicato in Italia.
Proprio per lo scarso successo di pubblico riscosso dai suoi ultimi lavori,quasi tutti hanno solo uno-due volumi,mentre negli ultimi anni si è dedicata unicamente a Lady's Comics (josei),affrontando tematiche più mature e sperimentali rispetto a quelle presenti nei suoi primi lavori.

domenica 6 novembre 2016

ReLIFE




Trama: Arata Kaizaki è un ventisettenne che si è licenziato dopo soli tre mesi di lavoro in una ditta,e da allora sopravvive grazie a lavoretti saltuari e soprattutto grazie all'aiuto economico dei suoi genitori.
La situazione si fa perciò preoccupante quando durante una telefonata sua madre gli fa sapere che non potranno aiutarlo ulteriormente.
Una inaspettata soluzione almeno temporanea arriva dall'incontro con Yoake Ryo,un ragazzo all'incirca della sua et, che gli propone di partecipare come volontario ad un progetto governativo segreto,intitolato appunto ReLIFE.
L'esperimento consiste nell'assumere per un anno le sembianze di un diciassettenne e tornare così a frequentare l'ultimo anno delle superiori, con l'obiettivo di ripartire dall'inizio della vita adulta, per provare a dare un corso diverso alla sua esistenza.

Manga e anime: ReLIFE è un manga seinen scritto ed illustrato da Yayoiso, serializzato dal 12 ottobre 2013 sul sito web Comico della NHN PlayArt.
I capitoli finora pubblicati sono stati raccolti in 6 volumetti,editi dalla Earth Star Entertainment.
Nell'estate del 2016 ne è stato trasmesso un adattamento anime in 13 episodi prodotto dallo studio TMS Entertainment, per la regia di Tomo Kosaka e la sceneggiatura di Kazuho Hyodo e Michiko Yokate.



sabato 10 settembre 2016

In arrivo l'anime di Un marzo da leoni


I primi rumors circa un adattamento animato del seinen di Chica Umino 3gatsu no Lion (in Italia edito da Planet Manga col titolo Un marzo da leoni dal febbraio 2011,con 11 volumetti usciti finora) risalgono a poco meno di un anno fa,a quando cioè il doppio progetto di un live action e di un anime venne annunciato sulla rivista di pubblicazione Young Animal della Hakusensha.
Di qualche giorno fa è invece la notizia che il debutto della serie avverrà sabato 8 ottobre sull'emittente nipponica NHK.
La stessa emittente ha comunicato che la serie avrà 22 episodi,realizzati dallo studio SHAFT,per la regia di Akiyuki Shinbo;il character design sarà affidato a Nobuhiro Sugiyama.

Trama (da Animeclick): Rei conduce un'esistenza silenziosa, tormentato da ricordi e sensi di colpa. Un giorno si trasferisce nel Rione Giugno, poco distante dal Rione Marzo in cui vivono tre sorelle: Akari, Hinata e Momo. Da quando le ha conosciute, Rei ha intrapreso un cammino che, seppur lungo e difficile, potrà portarlo a un cambiamento. Così la sua vita si divide fra il lavoro – è un giocatore professionista di shogi –, lo studio e i momenti con Akari, Hinata e Momo. L'arte di un gioco che ha una storia secolare affascina, coinvolge, seduce. E può salvare una vita.

Col manga mi sono fermata al quinto volume,quindi l'anime sarà una buona occasione per fare un secondo tentativo con una serie sicuramente valida,ma che nella versione cartacea non avevo trovato troppo nelle mie corde.
Speriamo che la versione animata sia più coinvolgente e incontri maggiore fortuna.

Sono solo parole



Avere l’impressione di restare sempre al
punto di partenza
E chiudere la porta per lasciare il mondo
fuori dalla stanza
Considerare che sei la ragione per cui io
vivo
Questo è o non è
amore
Cercare un equilibrio che svanisce ogni
volta che parliamo
E fingersi felici di una vita che non è come
vogliamo
E poi lasciare che la nostalgia passi da sola
E prenderti le mani e dirti ancora
Sono solo parole
Sono solo parole
Sono solo parole le nostre
Sono solo parole
Sperare che domani arrivi in fretta e che
svanisca ogni pensiero
Lasciare che lo scorrere del tempo renda
tutto un po’ più chiaro
Perché la nostra vita in fondo non è
nient’altro che
Un attimo eterno un attimo
Tra me e te
Sono solo parole
Sono solo parole
Le nostre
sono solo parole
Sono solo parole parole parole, parole
E ora penso che il tempo che ho passato
con te
ha cambiato per sempre ogni parte di me
Tu sei stanco di tutto e io non so cosa dire
Non troviamo il motivo neanche per litigare
Siamo troppo distanti distanti tra noi
Ma le sento un po’ mie le paure che hai
Vorrei stringerti forte e dirti che non è
niente
Posso solo ripeterti ancora
Sono solo parole
Sono solo parole
Le nostre
Sono solo parole
Le nostre
Sono solo parole
Sono solo parole parole parole parole
Sono solo parole.



E poi niente,cercavo il video originale della versione di Noemi,ma per ora non l'ho trovato,così intanto ne ho inserito uno che mi piace molto.

sabato 3 settembre 2016

La collina dei pesci rossi




Trama: Nishiki Hanaono è una liceale che si è appena trasferita in una cittadina che si estende su una serie di colline,ed ha deciso di dedicarsi a svolgere piccoli incarichi per gli abitanti,nei panni di 'aiutatrice'.A scuola non è riuscita a fare amicizie,anzi viene guardata con una certa diffidenza,ma nel corso di una delle sue missioni conosce la piccola Akai ed il suo enigmatico fratello Kon,mentre Soma,un ragazzo che conosce fin da bambina,è sempre pronto a darle una mano nei momenti di difficoltà.

Manga: Kyngyozaka Noboru è un manga shoujo scritto e sceneggiato dal duo di autrici/disegnatrici noto come Peach-Pit, già conosciute in Italia con le serie Zombie Loan, Rozen Maiden e Shugo Chara!
La pubblicazione in Giappone è iniziata nel 2012 sulla rivista Dessert della Kodansha,e si è conclusa nel 2016,componendosi di 5 volumetti in totale.
In Italia la casa editrice Star Comics ne ha annunciato la pubblicazione nel corso dell'edizione 2014 del Lucca Comics&Games con il titolo La collina dei pesci rossi,iniziandone la pubblicazione a marzo dello scorso anno,pubblicazione che si è conclusa con il quinto e ultimo volumetto,uscito lo scorso luglio. 

Dopo l'impatto non esaltante ma nemmeno catastrofico con Shugo Chara!, ho pensato che almeno una possibilità a questa nuova serie delle Peach-Pit che sbarcava in Italia avrei anche potuto concederla.
Il primo volumetto non mi aveva convinto del tutto,ma neanche mi era completamente dispiaciuto,così sono andata avanti nella lettura di volume in volume,sempre vagamente perplessa,ma mai decisamente scontenta.
Dicamo che la storia di questa ragazza così originale che ritorna a vivere nel villaggio delle sue origini per cercare di rimettere insieme i frammenti dei propri ricordi,costantemente sul punto di disgregarsi ulteriormente lasciandola sempre più smarrita,in sè era abbastanza intrigante e ben narrata,e probabilmente la persistente sensazione di vaghezza e sospensione era funzionale alla vicenda,tuttavia io l'ho trovata anche leggermente irritante,come accade quando dietro l'abbondanza di frasette ad effetto e puntini di sospensione si sospetta la non adeguatezza di quella che poi è la sotanza della storia rispetto a così pretenziose premesse.
Comunque sia,ho proseguito nella lettura tra la curiosità per lo sviluppo della vicenda ed il dubbio che alla fine la storia si rivelasse solo una truffa graziosa ed infiocchettata,fino a che è arrivata la notizia della conclusione della serie al quinto volume,mentre qui in Italia si aspettava l'uscita del quarto.
La notizia non mi ha inquietato più di tanto,la storia non era così complessa da non potere volendo essere conclusa in maniera soddisfacente nell'arco di una decina di capitoli,ed anche se il quarto e penultimo volumetto proseguiva grossomodo sulla stessa falsariga dei primi tre,cioè senza lasciar intravedere neanche un fioco barlume di soluzione ai 'misteri' della serie,ovvero la ragione e le origini delle amnesie di Nishiki,il ruolo e l'identità del bambino-volpe,e la natura dei due fratelli-volpe,nonchè le connessioni tra questi vari elementi.
Poi è arrivata la conclusione,che purtroppo ha disatteso le speranze di una risoluzione che riuscisse ad armonizzare in maniera coerente tutti gli elementi presenti nella storia,e invece confermato i timori di approssimazione,lasciando che quegli stessi elementi fino a quel momento spacciati come essenziali e comunque connessi tra loro andassero nel finale ognuno per proprio conto.
Per cui alla resa dei conti una serie deludente ed incapace di lasciare traccia alcuna.

lunedì 22 agosto 2016

Estate 2016

Questo blog continua a soffrire per la presenza a singhiozzo o più esattamente per la quasi ininterrotta latitanza dell'autrice,nonostatnte abbia diverse idee per nuovi post...
Sciaguratamente ad avere la meglio è ancora e sempre la pigrizia,quindi per ora vi lascio con un post abbastanza insolito per le mie abitudini,essendo che normalmente in tutta un'estate non mi riesce di trovare una sola canzone decente tra i cosiddetti 'tormentoni',e invece quest'anno devo essere eccezionalmente di buonumore,dal momento che ne ascolto ben volentieri addirittura 3!

1. Sofia (Alvaro Soler)



2. El mismo sol (Alvaro Soler)

3. Duele el corazon (Enrique Iglesias)


E poi dacchè ormai ci siamo,mettiamocene ancora un altro:
fuori dal podio

E scusate se ho contribuito all'inquinamento acustico :P 
See you soon!

giovedì 14 luglio 2016

Novità al volo

Era circa una vita che non avevo voglia di iniziare qualche nuova serie anime (l'ultima dev'essere stata Free!,e col senno di poi me la sarei potuta tranquillamente risparmiare,12 episodi assolutamente futili),ma dopo averla agognata per tanto tempo non potevo ovviamente non dare un'occhiata alla nuova serie di D.Gray-Man,che riprende la storia dal punto in cui la precedente serie anime si era interrotta,ovvero subito dopo l'attacco e la conseguente distruzione del quartier generale dell'Ordine Oscuro da parte del Conte del Millennio e dei suoi alleati,la famiglia Noah.
Orbene,la puntata n.103 risale nientedimeno che al 2008,e pur tra le numerose pause,la storia da allora è andata alquanto avanti,dunque era tempo,davvero,che per questa serie arrivassero dei nuovi episodi anche per l'anime.
E finalmente una nuova serie si è materializzata,e lo scorso 4 luglio su Tv Tokyo è andato in onda il primo dei 13 episodi di cui si comporrà questa D.Gray.Man Hallow,serie diretta da Yoshiharu Ashino e sceneggiata da Michiko Yokote,Tatsuto Higuchi e Kenichi Yamashita.


Il character design è di Yousuke Kabashima (le precedenti stagioni dell'anime erano invece state affidate a Hideyuki Morioka),ed anche il cast dei doppiatori è diverso da quello impiegato negli episodi delle stagioni precedenti.

Un paio di giorni fa mi sono messa alla ricerca dei sottotitoli in italiano,ricerca coronata presto dal successo,ed ho così avuto modo di godermi il primo dei due episodi finora trasmessi di questa nuova serie,sulla quale che dire?
Non so quanto possa essere obiettivo il mio giudizio nei confronti di una serie che ho tanto atteso tanto a lugno,ma l'impatto è stato positivo,non ero andata a controllare i dettagli tecnici,ma il character mi è sembrato abbastanza simile a quello della prima serie,i doppiatori invece anche andando a memoria non mi sono sembrati gli stessi.
Quanto alla storia,è quella che conosco e che amo da tanti anni,e che da anni spero di veder proseguire,la serie precedente finiva si può dire sul più bello,quindi non dubito che si tratterà di una serie molto intensa ed appassionante.
Col primo episodio infatti si entra subito nel vivo,visto l'esiguo numero non credo esistano margini per episodi filler,e a parte tutto,oggettivamente e vista la situazione alla fine tutto fa brodo per tirare avanti in qualche modo in attesa della ripresa del manga.

sabato 26 marzo 2016

Ritorno alle origini (MelloNearMatt - Thanks for the Memories)

Pensavo che questo video non si trovasse più in giro,invece per il momento ancora resiste,malgrado sia in giro da un sacco.
Mi sembra inutile l'avvertenza 'Spoiler',nonostante il video si riferisca alla seconda parte dell'anime di Death Note,perchè si parla di una serie che ha più di dieci anni.
Comunque, durante le scorse vacanze di Pasqua, ho pensato di dover dare un' occhiata alla mia collezione, e così è riemersa un po' di robetta ormai sepolta,tipo per intendersi proprio le prime serie collezionate, tutte finite mano a mano nei luoghi più inaccessibili dalla mia libreria, per lasciare spazio alla roba in corso o che devo ancora leggere. 
Tale è stato pertanto anche il destino dello stesso Death Note,la mia prima serie in assoluto, ma nel ritrovarla mi sono improvvisamente resa conto che senza accorgermene e malgrado abbia iniziato abbastanza tardi,la mia carriera di lettrice di manga dura dalla bellezza di dieci anni.
Così, giusto per non far passare inosservato l'anniversario...

Happy Easter to everyone!


mercoledì 9 marzo 2016

OUAT: si ricomincia da dove eravamo rimasti

Bene.
Questo post arriva con un ritardo di circa un secolo e mezzo,riferendosi alla prima parte della quarta stagione di OUAT, che negli Stati Uniti è ripreso proprio la scorsa domenica dopo la pausa invernale,col dodicesimo episodio della quinta stagione.
In Italia non c'è invece stata nessuna pausa,dal momento che la messa in onda è iniziata solo lo scorso 29 gennaio,sul canale satellitare Fox.
Ad ogni modo,dopo averlo riletto non me la sono sentita di cestinarlo,per cui,anche se in ampio ritardo,eccolo qua lo stesso.

Prima di trasferirci nuovamente a Storybrooke nel Maine,per la seconda parte della quarta stagione di Once Upon a Time,faccio il punto di quanto visto nei primi 11 episodi,andati in onda in America dal 28 settembre al 14 dicembre 2014 sul canale ABC,mentre in Italia la messa in onda è iniziata il 2 gennaio scorso sulla rete satellitare Fox,e si è conclusa ai primi di mazo.
I 12 episodi della prima parte ci hanno intrattenuto più o meno piacevolmente su svariate questioni,alcune delle quali risolte nel mid-season finale,mentre altre sono lì pronte a tenere banco per i prossimi episodi,e chissà,magari anche per le prossime stagioni.
Intanto,quella che alla vigilia era stata prospettata come l'antagonista principale,la regina di Arendelle e protagonista del disneyano Frozen Elsa,si è rivelata una figura non proprio di contorno,ma comunque perlopiù marginale;alla vigilia alcuni malpensanti (tra cui la sottoscritta) avevano sospettato che il trapianto a Storybrooke di alcuni dei personaggi del recente blockbuster fosse niente di più e niente di meglio che una spudorata manovra pubblicitaria,e al termine del primo arco narrativo della quarta stagione direi che si trattava di impressione ampiamente suffragata dai fatti.
Seppure difatti il pessimismo si sia rivelato alla fine ingiustificato almeno quanto alla caratterizzazione della pattuglia from Arendelle,in generale anzi alquanto felice,devo dire che il contributo alla trama apportato dai medesimi a me è parso decisamente trascurabile.
Elsa sappiamo com'è arrivata a Storybrooke,come clandestina a bordo del portale aperto da Emma nella cripta di Rumple.
Uscita dall'urna,comprensibilmente confusa e disorientata,scopre che la sorella Anna potrebbe essere capitata anche lei da quelle parti,e da quel momento ritrovarla diventa la sua missione,di fatto perlopiù slegata o comunque indipendente dagli avvenimenti che in quel momento si svolgono nella cittadina di Storybrooke.
Anna la incontriamo nei flashback,alla vigilia del suo matrimonio;dovrebbe essere assorta nei preparativi,ma trova il tempo di notare che la sorella si è improvvisamente turbata,e una volta scoperto che il motivo del turbamento è l'avere scoperto di essere stata la causa del viaggio che i genitori intrapresero anni prima,viaggio dal quale peraltro non fecero ritorno,pensa bene che la soluzione migliore sia senz'altro piantare lì per lì promesso sposo e preparativi per il matrimonio per seguire le orme degli scomparsi genitori,e tornare indietro con le risposte che il mare la prima volta aveva ingoiato.
Torniamo quindi alle sequenze di apertura della quarta stagione,che per un attimo mi avevano anche mandato leggermente in confusione: il vascello in procinto di disintegrarsi tra le onde del mare in burrasca infatti,sulle prime mi era parso la Jolly Roger sulla rotta per Neverland ad inizio terza stagione.
Invece si trattava della nave che trasportava i sovrani di Arendelle,di ritorno da Mist Haven,che altro non è se non il nome con cui ad Arendelle è conosciuta la Foresta Incantata a tutti noi ben nota.
Comunque,malgrado non mancasse la carne al fuoco,un'altra storyline che prevedesse l'ennesima minaccia per la cittadina di Storybrooke ovviamente non ce la potevamo risparmiare,per cui dopo qualche episodio,ecco profilarsi la cattiva della storia,che si rivela essere anch'essa una regina delle nevi,nonchè zia di Elsa ed Anna,sorella maggiore della di loro madre.
A un certo punto della storia veniamo anche a sapere che nel passato era stata una delle madri adottive di Emma,il che ovviamente non è una coincidenza,ma il frutto di un preciso disegno,per quanto malato:Ingrid infatti,orfana per merito anche suo anche se in modo accidentale della famiglia di origine,decide dall'oggi al domani di crearsene una artificiale,e giustamente pensa che dacchè è in ballo a costruirsi delle sorelle coi mattoncini Lego,tanto vale ordinarle stile vestito alla sarta;una volta stabilito quindi che i guai col nucleo familiare originale discendevano non già dalla sua tendenza  a surgelare la gente nei momenti di panico,tendenza all'epoca involontaria,certo,ma pur sempre piuttosto problematica,quanto piuttosto dall'essere circondata da gente irrimediabilmente ordinaria,dunque indegna di lei,la soluzione non poteva che essere andarsi a cercare due sorelle putative come lei dotate di magia fin dalla nascita;in un caso la soluzione era abbastanza a portata di mano,dato che la magia manifestatasi in lei non era scomparsa dal patrimonio genetico della sua famiglia,ma aveva solo aspettato di ripresentarsi alla generazione successiva nella nipote Elsa,figlia proprio della amabilissima (ehm...) sorella Gerda,colei che l'aveva sigillata nell'urna che poi sarebbe diventata la temporanea dimora anche di sua nipote.

domenica 6 marzo 2016

La nuova edizione di Rough (♥‿♥)

Le ultime settimane sono state belle dense,fumettisticamente parlando, ma ormai la dimensione lavorativa ha preso definitivamente il sopravvento,per cui anche notizie di un certo rilievo e che riguardano da vicino la mia collezione ,mi sono scivolate addosso praticamente senza colpo ferire.
Ovviamente continuo a coltivare i miei hobby,tra i quali rientra ancora e sempre anche la lettura di manga,ma complice anche il trasferimento sono diventata estremamente cauta nell'iniziare nuove serie.
In effetti,tolti un paio di esperimenti riguardanti serie che in altri tempi avrebbero potuto avere maggiori probabilità e di cui non discuto il valore,ma che non sono riuscite comunque a raggiungere la soglia ultimamente piuttosto alta oltre la quale comincio a valutare un titolo 'interessante',nonchè meritevole di tutta la serie di complicate acrobazie necessarie da un po' di tempo a questa parte per poter seguire ciò che mi interessa con ragionevole continuità,per le serie che ho iniziato diciamo dallo scorso anno si parla principalmente di riedizioni di manga che avevo avuto già modo di apprezzare in precedenza.
Così è stato per Maison Ikkoku,così è stato per Lady Oscar,che sto riprendendo per i capitoli inediti e perchè l'edizione d/visual è una specie di reliquia (mai sentito dire che i collezionisti sono maniaci?),così è stato per Lovely Complex,che mi sfuggì all'epoca della prima pubblicazione perchè quando scoprii l'anime la serializzazione era già piuttosto avanti e il recupero già alquanto difficoltoso,e così è ora per Rough,capolavoro di Mitsuru Adachi finora disponibile in un'edizione onestamente penosa,e che invece dallo scorso febbraio possiamo goderci in una confezione che finalmente rende giustizia alla bellezza della storia.



Era poco meno di una vita che pregavo per una riedizione di quest'ultimo,ovvio quindi che non me la lasciassi scappare per niente al mondo.
Indi per cui,visto il mancato riscontro circa la richiesta di mettere in abbonamento la serie presso la fumetteria storica,ho inaugurato le mie visite alla fumetteria di Bassano proprio per acquistare il primo volume,e con l'occasione ho recuperato anche dei volumi che di là avevano dimenticato di tenermi da parte,tra cui per la cronaca il sesto volume di Mix,ovvero il manga a cui Adachi sta lavorando al momento.
Ora,non per polemizzare,ma arrivati a questo punto supponevo,evidentemente sbagliandomi di grosso,che anche i sassi per strada avessero notato una certa predilezione mia per i manga di Adachi,e tu,cara la mia fumettivendola di (poca) fiducia,cosa mi combini?Mi lasci fuori proprio i volumi e le serie a cui tengo di più?Ottimo lavoro devo dire,già...
Comunque,giovedì ho preso anche il secondo volume,che per la cronaca risultava già essere l'ultima copia rimasta in negozio,per cui ho ritenuto opportuno inaugurare una casella anche qui a Bassano,e ieri pomeriggio mi sono dedicata alla lettura.
Ora non ho sottomano i volumi della prima edizione per fare un confronto (quando venne annunciata la riedizione di Maison Ikkoku mi liberai pressochè all'istante dell'edizione precedente,svendendola in pratica senza rimpianto alcuno,nel caso di Rough invece neanche per un attimo ho pensato di fare una cosa del genere:pur se in confezione pessima,ci sono ugualmente legatissima,e mai e poi mai sarei stata capace di disfarmene),ma in questi volumoni la storia rende mille volte di più.
Intanto in serata per curiosità accademica sono andata a rileggermi i post di un sondaggio di diversi anni fa a proposito dei manga Star Comics dei quali sarebbe stata gradita una riedizione,ed ho avuto modo di notare che da allora quasi tutte le serie menzionate hanno goduto di una nuova pubblicazione.
Sono rimaste solo una manciata di richieste finora inevase,tra cui due proposte che mi interesserebbero molto,quella di una ristampa in monografico per Kaitou Saint Tail (il manga dell'anime andato in onda negli anni ' 90 col titolo Lisa e Seya, un solo cuore per lo stesso segreto),al momento disponibile solo nel contenitore 'Amici',e soprattutto quella di una riedizione per Touch,che pure si merita una bella edizione come si deve:l'unica edizione di Rough finora disponibile era veramente indecente,ma anche Touch ha decisamente bisogno di un'edizione come si deve,che quella proposta ormai quasi vent'anni fa non è proprio più all'altezza.
Che dire?Aspetto fiduciosa,intanto se finora vi fosse sfuggita questa riproposta,vi consiglio senz'altro di correre ai ripari,perchè ne vale decisamente la pena.