martedì 22 ottobre 2013

Gruppo di (ri)lettura: Nana di Ai Yazawa



*dlin dlon*
In attesa di buone nuove sul versante di una ripresa della Yazawa e del suo popolare manga,informiamo la gentile utenza che questo blog aderisce all'iniziativa promossa da claclina sul suo blog a clacca piace leggere...

Non ho mai partecipato ad iniziative del genere,ma questa mi è sembrata una buona occasione per cominciare,anche perchè mi farà molto piacere parlare con altri di questa serie,dal momento che,come ho già avuto modo di dire altrove,mi sono avvicinata a questo manga che la pubblicazione era ferma già da tempo sia in Italia che in Giappone,quindi non ho mai avuto modo di discutere l'argomento,nè di confrontare con altri pareri ed impressioni.

Se qualcuno vuole aderire è il benvenuto,di seguito il banner ed il calendario delle letture:

 

l'obiettivo è di rileggere (o anche leggere per la prima volta,se qualcuno non l'ha ancora fatto ed è comunque interessato a partecipare) tutti i volumetti finora disponibili di Nana,un po' per volta,per poi commentarli insieme.
Chiunque voglia partecipare è ovviamente il benvenuto,più siamo e più ci si diverte,e può farlo aderendo sul blog dell'ideatrice,o inserendo banner e regole nel proprio blog.
L'idea sarebbe di leggere 10 volumetti dell'edizione sottiletta o cinque della Collection a settimana,scrivendo poi a fine settimana o inizio settimana successiva un post in proposito,secondo il seguente calendario:


Una volta iniziato,sul suo blog claclina linkerà di settimana in settimana i relativi post di coloro che partecipano,ed anche i partecipanti possono fare altrettanto.

Sperando di avervi incuriosito (e che questo post sia claclina approved  :D ),mi auguro che parteciperete numerosi ^_^

giovedì 17 ottobre 2013

La fiera del masochismo


Raccolgo il testimone da Acalia e clalina, perchè purtroppo quello delle serie interrotte o disperse è una piaga universale,che affligge ogni appassionato che si rispetti,ed ho quindi anch'io la mia bella (si fa per dire) lista di manga che mi piacciono moltissimo,ma che per mia disgrazia rientrano in una o volendo abbondare e se proprio siamo fortunati anche più delle seguenti categorie:

  1. Sono interrotte sia in patria sia in Italia (o solo in Italia);
  2. Escono una volta ogni morte di Papa in patria o in Italia (escludo da questo elenco quelle che escono lentamente ma in modo regolare; leggi, non mi entusiasma sapere di dover aspettare un anno per ogni nuovo volume di Real, ma se i tempi di lavorazione sono quelli e finchè Inoue non fa scherzi, posso farmene una ragione);
  3. E' una serie infinita (alla Glass no Kamen o alla Berserk, per citare i casi più noti).

Anch'io seguendo in pratica una sola serie in scans parlerò solo di serie edite in Italia ed ancora in corso, un po' perchè se mi metto a fare la lista delle cose che vorrei leggere ma che non trovo,perlomeno non ad un prezzo decente,rischiamo di star qui fino a Natale,un po' perchè comunque sia sono concluse e con un po' (d'accordo,a volte o spesso un bel po' più di un bel po') di pazienza e di fortuna reperibili.
Non parlerò nemmeno dei vari extra e spin-off di serie belle e concluse anche da noi,delle quali però mi piacerebbe leggere il seguito,laddove esiste (chi ha nominato i gaiden di VnB e Orpheus??).
Dopodichè, siccome sono un'inguaribile ottimista,o un'illusa,a seconda dei punti di vista,salto a piè pari la prima categoria perchè voglio credere che le serie che ci sarebbero andate a rigor di logica siano da includere nella seconda categoria,per la serie,vivamo nell'angoscia,ma c'è ancora una speranza.
Quanto poi alle serie interrotte in Italia,per adesso fortunatamente non ne ho in corso nessuna (incrocia tutte le dita che si ritrova,chiedendo anche in prestito quelle di qualcun altro),in parte perchè la mia carriera da collezionista di manga è iniziata che in giro per il web solo a volersi informare un attimo era possibile documentarsi ampiamente circa vita,morte e miracoli di qualsiasi cosa,dunque dopo i primi passetti incerti nel mentre inquadravo ben bene il panorama e individuavo meglio quelli che erano i miei gusti,non mi è mai successo d'imbarcarmi in acquisti che non fossero ben ponderati,tranne un unico caso,che citerò per ultimo per motivi che spiegherò al momento.
Stando a quanto scritto poco sopra,comincio dunque proprio dalle due serie che mi sono venute in mente per prime quando ho adocchiato questo post nei lidi citati sopra.

Serie "Chi le ha viste?"


1. D.Gray-man: ormai ho veramente perso il conto delle volte che questa serie è andata in pausa per i problemi di salute dell'autrice,il manga in patria ha anche cambiato periodicità per via delle numerose sospensioni,ma dopo la penultima avevo cominciato seriamente a sperare che la serie potesse riprendere a marciare con una certa regolarità,invece qualche tempo fa è arrivata l'ennesima sospensione a tempo indeterminato,ed io dalla depressione non mi sono nemmeno presa la briga di leggermi gli ultimi quattro-cinque volumetti usciti da noi...

2. Nana: beh,questa me la sono veramente andata a cercare,dunque tecnicamente non dovrei nemmeno lamentarmi,visto che quando ho iniziato a recuperare la serie questa era già ferma da diverso tempo per i problemi di salute dell'autrice,il problema è che piuttosto contrariamente alle aspettative,questo manga mi piace veramente un sacco,oltretutto per un caso crudele si è bloccato in un momento cruciale della storia,roba da rimanere con millemila domande,pregando ogni santo giorno che la Yazawa si rimetta e ci dia qualche risposta (possibilmente non tanto deprimente,ma qui mi sa che è chiedere un po' troppo).


3. Kuragehime: della sciagurata sorte che si è abbattuta su questa serie mi sono già lamentata qui,e da giugno non è intervenuto nessun fatto nuovo,se non che appunto sono passati quattro mesi,dunque un'attesa così lunga e crudele si è almeno un po' ridotta,e tra l'altro notizie più recenti parlano di un'uscita a febbraio anzichè a marzo...un minuscolo passo avanti,dunque,per il resto rimango dell'idea che dilatare così tanto le uscite non aiuti delle serie già un po' deboli sul fronte delle vendite,anzi c'è il caso che pure chi le seguiva e ne era contento finisca col dimenticarne l'esistenza.

Serie "Non ci resta che piangere"


4. Il grande sogno di Maya: ormai non so neanche più cosa dire,ho tirato giù calendari e calendari di preghiere in tutte le lingue,ma non c'è verso che la Miuchi si metta una santa volta al lavoro come si deve per dare una conclusione ad una serie che va avanti da quasi quaranta anni,anzi,più passa il tempo e più ne combina di tutti i colori,sembra veramente di vederla mentre se ne sta seduta a tavolino ad inventarsi nuove maniere per tormentare quei poveri disgraziati la cui unica colpa è aver iniziato a seguire ed essersi appassionati alle vicende di Maya e co.,anzichè appunto lavorare alla prosecuzione della serie:in questi anni abbiamo visto e sopportato di tutto,facendo evidentemente male,dalle tavole rinnegate che poi sono state spudoratamente riciclate,ai capitoli che nel passaggio dalla rivista al volumetto diventano completamente irriconoscibili,ai mesi di vuoto senza spiegazione alcuna,fino alle sproposite manfrine a proposito del destino editoriale in patria del cinquantesimo e per ora ultimo volume,che dallo scorso gennaio era dato in uscita a marzo,ma che di fatto risulta tuttora non pervenuto.

Serie "Viva,morta o X"


5. Lawful Drugstore: chiudo con una serie che seguendo l'ordine dei punti elencati all'inizio avrebbe dovuto comparire per prima,ma che è un caso un po' particolare,dal momento che è sì interrotta sia in patria sia in Italia,con la piccola postilla che le autrici (le famigerate Clamp,per la cronaca,che d'altra parte non possono non venire citate in un articolo il cui filo conduttore è il masochismo) l'hanno recentemente ripresa,anche se non si capisce ancora bene nemmeno se i capitoli iniziali siano gli stessi di quelli già comparsi nella prima pubblicazione oppure no,così come non si sa se in Italia ci sarà qualcuno interessato a riproporla:fossi una casa editrice io probabilmente non lo farei,ma visto che non lo sono,e sono invece solo una lettrice che a suo tempo lesse e apprezzò abbastanza il poco che di questa serie fu dato di vedere,mi rammarico che molto probabilmente non potrò mai vederla proseguire,quantomeno non secondo l'impianto originale della storia.

Ci sono poi le serie che non ho mai recuperato pur se mi sarebbe piaciuto leggerle,perchè interrotte qua da noi:

6.Yotsuba&
7.Alichino
8.Gintama
9.Il violinista di Hamelin


Queste le tragedie della mia collezione,ci sono poi casi di periodicità non rispettate,ed ingiustamente dilatate,ma per ora almeno si tratta di scarti di poco conto,quindi posso chiudere un occhio.

lunedì 14 ottobre 2013

Esperimenti di ottobre

La rondine,il gatto,la rosa,la morte, Hakan Nesser

Martina e Monica Kammerle, madre e figlia, condividono uno squallido appartamento e un enigmatico amante, loro unico legame con il mondo esterno. Martina, affetta da sindrome bipolare, ha creato il deserto intorno a sé con i suoi imprevedibili sbalzi d'umore; Monica, inseguita ovunque dalle dicerie sui comportamenti bizzarri della madre, fatica a stabilire legami con gli altri adolescenti. E così, quando le due scompaiono, i poliziotti della squadra omicidi si ritrovano a brancolare nel buio, senza il minimo appiglio. Nessun indizio, nessuna pista concreta. Nessuno, nemmeno tra i vicini e i famigliari, che sembri davvero sapere qualcosa delle due donne. Anche il loro amante non è altro che un'immagine sfocata impossibile da identificare. E così, ancora una volta, l'ex commissario Van Veeteren sarà costretto a lasciare la libreria antiquaria in cui lavora per venire in soccorso all'affascinante Ewa Moreno, alla neoarrivata Irene Sammelmerk e agli altri suoi colleghi, ingaggiando una sfida a distanza con l'assassino. A spingerlo è il rimorso per essersi lasciato sfuggire l'unico potenziale testimone del caso, ma anche la certezza che ogni criminale, perfino il più attento a non lasciare tracce, ha i propri punti deboli: un vezzo traditore, un'esitazione fatale, un minuscolo dettaglio riemerso dal passato. 

L'inizio è abbastanza intrigante,e sono stata tentata fino all'ultimo dall'acquisto,ma ho evitato e non me ne pento,perchè non ho un gran feeling con gli scrittori scandinavi,e il titolo accattivante e l'esordio che come detto poteva tentarmi non sono bastati a superare tale diffidenza.

Morte a Firenze: Un'indagine del Commissario Bordelli, Mauro Vichi

Firenze, ottobre 1966. Non fa che piovere. Un bambino scompare nel nulla e per lui si teme il peggio, forse un delitto atroce. Il commissario Bordelli indaga disperatamente, e durante le indagini arriva l'alluvione... La notte del 4 novembre l'Arno cresce, si ingrossa, va a lambire gli archi di Ponte Vecchio, supera gli argini e la città è travolta dalla furia delle acque. Le vie diventano torrenti impetuosi, la corrente trascina automobili, sfonda portoni e saracinesche, riversando nelle strade cadaveri di animali, alberi, mobili e detriti di ogni genere. Mentre la città è alle prese con quella inaspettata e inimmaginabile tragedia, il delitto sembra destinato a rimanere impunito, ma la tenacia di Bordelli non vien meno... 

Questo invece me lo sono ritrovato intero sul kindle quasi senza accorgermene:finite le pagine in anteprima mi era rimasta la voglia di sapere come sarebbe proseguita la vicenda,ma per quanto intreccio,contensto ed ambientazione potessero essere interessanti,la narrazione ben presto si appiattisce a mio parere eccessivamente su digressioni ed elucubrazioni varie,quasi sempre dello stesso tenore e intorno agli stessi argomenti,il ritmo cala,per la verità anzi e per quanto mi riguarda è il grande assente del romanzo,e sono arrivata in fondo in pratica tra uno sbadiglio e l'altro,e visto che stiamo parlando di un giallo,se non addirittura di un noir,con questo penso di aver detto tutto.

Ombre sul lago, Alessandro Cocco,Amneris Magellla

Sulle montagne sopra il lago di Como, durante i lavori di costruzione di una nuova strada verso il confine svizzero, vengono alla luce dei resti umani. A chi appartengono? Quale identità si nasconde dietro la misteriosa sigla K.D. ritrovata su un portasigarette d'argento? E come è coinvolta in tutto questo la potente famiglia Cappelletti, trincerata nella sua villa e nel suo immenso giardino? L'indagine è affidata al commissario Stefania Valenti, quarantacinquenne, separata, con una figlia di undici anni, ostacolata perché donna, ma molto più determinata e in gamba di tanti suoi colleghi maschi. Tra svolte che si succedono come in un dispositivo a orologeria, sempre accompagnate dal vento leggero di Breva, le ricerche affondano a poco a poco nel passato, quando sulle rive del lago transitavano clandestinamente persone e cose: contrabbandieri, disertori, partigiani, agenti segreti, membri della Gestapo, ebrei in fuga, e quadri, oggetti preziosi, denaro. Perché è qui, ben nascosta, che c'è la soluzione del caso... Una doppia indagine che illumina un presente gravato da intrighi famigliari e pressanti ricordi e insieme un brano cruciale della Storia italiana. 

Dalla trama questo pareva un libro interessante,ma le prime pagine le ho trovate abbastanza povere dal punto di vista narrativo,e scritte anche un po' male,per cui,cassato senza rimpianti.

Maledetta Primavera, Paolo Cammilli

A Settimo Naviglio, un coriandolo di palazzi tutti uguali appema fuori dalla periferia di Milano, la gente si annoia. Ma i luoghi non valgono, valgono le persone. Basta allora un vecchio conto in sospeso fra uno stagionata P.R. e una ragazzina strafottente per incendiare tutto: amicizie, desideri, ricordi. Fabrizio Montagner è un pò sfatto, sogna a occhi aperti e ci crede anche quando non dovrebbe. Carlotta Magonio è bella, orgogliosa e dolce con chi vuole lei. Potranno mai scambiarsi fragilità e colpi violentissimi? Il mondo intorno non li aiuta. Non certo Ginevra De Amicis, la migliore amica di Carlotta. Non Simone,un ragazzo taciturno con alle spalle una storia troppo brutta per essere vera. E nemmeno Renato Boriani e Umberto Barà: campioni sul viale del tramonto, i quali resteranno imbrigliati in un gioco più grande di loro. "Maledetta Primavera" è più di un'indimenticabile storia d'amore, di un thriller sottile e profondo, di una coraggiosa interpretazione di un reale fatto di sangue fra i più efferati degli ultimi anni. "Maledetta Primavera" è una battaglia, tenera e crudele, fra le scelte opposto della vita fra l'estasi della vendetta e la malinconia del perdono, fra la ferocia e la dolcezza.

Inizio caotico,e scrittura a mio avviso pessima,mi sono risparmiata volentieri pure questo.

I Borgia, Alexandre Dumas (padre)

Alexandre Dumas ricrea la storia affascinante e cruda della casata spagnola che conquistò il Vaticano: amori scandalosi, battaglie, crimini, tradimenti, fratricidi e incesti. Roma, 11 agosto del 1492. Papa Innocenzo VIII è morto da poco. Il trono pontificio è vacante, il popolo romano aspetta con impazienza l'elezione di un nuovo pontefice. Roma, senza un capo, è abbandonata a se stessa. Le strade, infestate da ladri e malviventi, sono pericolose. Serve un papa che sappia tenere le chiavi di san Pietro, ma soprattutto la spada di san Paolo. Alexandre Dumas, con maestria e passione, ci racconta i giochi delle grandi potenze e dei piccoli prìncipi italiani, grazie ai quali Rodrigo Borgia divenne papa Alessandro VI. Ricostruisce il secolo che sta per finire, con le sue grandi menti, Savonarola e Machiavelli, le strategie politiche, le alleanze e l'avventura militare di Cesare Borgia, figlio del papa, la sua parabola e la morte in battaglia. E, infine, intrighi amorosi a non finire, come quelli della bella e fatale Lucrezia, figlia del papa, che morì duchessa di Ferrara. Una magistrale evocazione di una Roma in divenire e di un mondo in transizione, e insieme l'affresco di una famiglia che ha fatto la storia. 

Questo non è piovuto nella casella e-mail tra le offerte del giorno,me lo sono coscientemente andata a cercare,ed è stata una lettura molto gradevole,anche se non bisogna aspettarsi il Dumas de Il conte di Montecristo o de I tre moschettieri,anche perchè non stiamo parlando di un romanzo,ma di un qualcosa a cavallo tra il saggio ed il reportage giornalistico,seppure probabilmente non sempre molto rigoroso,e sebbene possa effettivamente apparire un lavoro di fantasia più che un resoconto di fatti storici,e ciò a causa del fatto che certe vite e certi periodi storici sono romanzeschi di per se stessi.

I love New York, Lindsay Kelk

È ufficiale: Angela Clarke è innamorata... di New York! Da quando ha lasciato la piovosa Inghilterra dopo una brutta delusione d'amore, la sua vita è cambiata. La ragazza disperata che era salita sull'aereo in lacrime, portando con sé solo un paio di splendide Louboutin tacco 12 e il passaporto, adesso è una donna nuova, pronta a godersi tutte le meraviglie della città più favolosa del mondo. Dopo un accurato restyling da parte della sua nuova migliore amica Jenny e un elettrizzante tour della città, eccola già alle prese con due uomini a dir poco sexy. Non solo: Angela adesso ha anche un suo blog, dove può confidare alle appassionate lettrici i suoi problemi d'amore. Ma sarà anche capace di risolverli? E la Grande Mela riuscirà davvero a conquistare il suo cuore? 

Inaspettatamente l'ho trovato piuttosto gradevole,seppure la sequenza di botte di cu,ehm,colpi di fortuna della protagonista sia francamente improponibile,oserei quasi dire oltraggiosa;va bene il karma,ma insomma,conosco piuttosto bene gente che ha avuto disavventure sentimentali e non solo di un certo rilievo,e che tuttavia non hanno conosciuto un ribaltamento così clamoroso della sorte a proprio favore,perlomeno non così rapidamente...vero anche che nessuna di queste persone si è messa su un'aereo diretto a New York 12 ore dopo aver beccato il fidanzato in flagrante tradimento in modo tra l'altro alquanto plateale e sgradevole,nonchè aver costatato una sostanziale connivenza da parte degli amici più cari,però non bisognerebbe mettere così a dura prova la sospensione dell'incredulità da parte del lettore.
Detto questo,magari avevo anche bisogno di una lettura leggera e spensierata,per cui mi ritengo soddisfatta malgrado una certa superficialità di un romanzo che rimane un po' troppo patinato.

Hunger Games, Suzanne Collins

Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.

Anche questa è stata un'anteprima che mi sono andata a cercare,perchè è da quando è esploso il fenomeno Hunger Games che avrei voluto dare un'occhiata ai romanzi;di recente poi ho apprezzato l'interpretazione di Jennifer Lawrence ne Il lato positivo (che infatti non per niente le è valsa l'Oscar come migliore attrice protagonista),per cui il pallino è ritornato con una certa insistenza;le pagine in anteprima comunque non mi hanno particolarmente colpito,inoltre non sento un gran feeling con il filone distopico,quindi ho evitato l'acquisto.

Alla lista andrebbero aggiunti anche Il tulipano nero di Dumas e Il suicidio,di Emile Durkheim,peccato che l'abstract coprisse a malapena introduzione,note biografiche e riferimenti bibliografici,per cui non c'è stato concretamente modo di farsi un'idea almeno sommaria della storia e dello stile dell'autore,e quindi aspetteranno tempi migliori.
Per il resto,penso abbiate avuto modo di notare che ho scovato un nuovo luogo di perdizione,del quale per la verità non si sentiva moltissimo l'esigenza.Sto parlando del Kindle Store,che,sarà anche per effetto della novità,sto frequentando con un'assiduità piuttosto pericolosa,sia per il portafogli che per gli altri interessi,che stanno seriamente patendo una eccessiva trascuratezza da parte mia.

Random Stuff #8

Viva l'autunno,e grazie Colombo. 




Buon inizio di settimana ^_^

giovedì 3 ottobre 2013

Love Button



Trama:  Nina Kasuga è al suo primo giorno da liceale, e sta assistendo alla cerimonia d'ingresso, quando all'improvviso si sente male; risvegliatasi in infermeria, scopre che a soccorrerla è stato Eito Koga, anche lui al primo anno, e Nina rimane subito folgorata da lui, tanto da prendere su due piedi la decisione di dichiararsi, chiedendogli di poter essere la sua ragazza. Contrariamente ad ogni sua aspettativa, il ragazzo accetta, ma Nina non fa in tempo a stupirsi della sua fortuna, malgrado la clausola di un periodo di prova , che scopre che dietro l'apparenza da ragazzo perfetto, quasi troppo bello per essere vero, Koga nasconde un lato un po' sadico, e non mancherà di mettere in difficoltà la neo-promossa fidanzata-in-prova.

Manga: Kokoro Botan (ココロ・ボタン) è uno shoujo manga di Maki Usami serializzato sulla rivista Betsucomi della Shogakukan dal 2009,e prossimo alla conclusione.
Edito in Italia dal maggio 2012 dalla Flashbook con il titolo Love Button,ha da noi finora visto l'uscita di nove degli undici volumi di cui la serie dovrebbe alla fine essere costituita,concludendosi nel numero di novembre della rivista di serializzazione,in uscita il 12 ottobre prossimo.
La stessa casa editrice ha pubblicato anche altri lavori della mangaka,tra cui i volumi unici Caramel Milk Tea e Orange Kiss,e più di recente oltre allo stesso Love Button la miniserie Springtime Bus,oltre ad avere qualche mese fa annunciato anche la serie in cinque volumi del 2007 Koi*Oto,la cui pubblicazione dovrebbe iniziare il mese prossimo,col titolo Love*Sign.

Malgrado l'assenza di spunti particolari,Love Button si rivela una lettura molto piacevole; grazioso nella sua semplicità, il manga in pratica si regge sul confronto continuo tra il sadismo di Eito e la tenacia di Nina, una ragazza semplice e anche piuttosto ingenua, che però riesce a tener testa a questo ragazzo così particolare grazie alla tenacia del suo amore ed alla fiducia che continua a nutrire nei confronti del fidanzato malgrado i continui scherzi di lui, senza mai abbattersi nè scoraggiarsi di frante alle difficoltà che accompagnano la sua situazione sempre un po' incerta e traballante, ma anzi riuscendo a gioire dei piccoli passi che la loro relazione poco alla volta compie. Un manga che è una ventata di ottimismo insomma, carino e rilassante, e nella sua semplicità mai banale, che sa far sorridere ed intenerire anche chi credeva di averne più che abbastanza di love story tra i banchi di scuola, e vorrei anche dire con una protagonista simpatica una buona volta, e che, meraviglia delle meraviglie, per sembrarci ingenua non è nè un prodigio di tontaggine, nè un'ameba decerebrata e senza sentimenti, nè un mostro di masochismo;è soltanto una ragazza un po' troppo buona e fiduciosa, che però all'occorrenza sa esigere ed ottenere rispetto per se stessa e per i suoi sentimenti, il che lasciatemi dire è un gran sollievo in un panorama di protagoniste perlopiù desolanti.
A fare da contraltare c'è un protagonista maschile all'altezza della situazione, per cui torno a dire che se magari vi siete spaventati per la copertina rosa e comunque tendenzialmente non tocchereste uno shoujo nemmeno con la punta di un bastone, Love Button probabilmente non vi farà gridare al miracolo, ma potrebbe rivelarsi una gradevole sorpresa.