domenica 27 gennaio 2013

Momento Revival #13: Il mago Pancione Etcì (Andrea e Sabrina,1983)



Oh,dunque,dove eravamo rimasti?Dopo ben otto mesi ritorna l'appuntamento con la personale antologia delle sigle colonna sonora della mia infanzia,e stavolta c'imbattiamo nel pasticcione mago Etcì,genio della lampada fuoriuscito da una strana bottiglia trovata in soffita ad uno starnuto (da cui il nome) di Ganchan (Kenta in originale),studente delle elementari un po' sfortunato,che all'apparizione del mago pensa di aver finalmente trovato il modo di risolvere tutti i suoi problemi.
Peccato che il mago sia un tremendo ed inguaribile pasticcione,per cui,malgrado l'impegno ed il sincero desiderio di aiutare,spesso e volentieri finisce con il complicare ancora di più le cose,anche grazie all'intervento della moglie Singhiozzo e soprattutto della pestifera figlia Sbadiglio,una ragazzina più abile del padre con la magia,ma assai dispettosa,in modo che,pur esaudendo alla lettera i desideri del padrone di turno in pratica procura l'esatto opposto o quasi di quanto desiderato.
Dunque la morale della storia (ebbene sì,c'è una morale) è che sebbene si possa essere tentati a ricorrere a sotterfugi,stratagemmi e scorciatoie varie,l'unica maniera di ottenere ciò che si desidera e conseguire i propri obiettivi è rimboccarsi le maniche ed impegnarsi seriamente in prima persona.
Hakushon Daimaou (ハクション大魔王),questo il titolo originale,è un anime ideato da Tatsuo Yoshida e diretto da Hiroshi Sasagawa;si compone di 52 episodi,ciascuno diviso in due parti indipendenti,per un totale di 104 storie da 15 minuti l'una,andati in onda per la prima volta sul canale Fuji TV dal 5 ottobre 1969 al 27 settembre 1970.In Italia la prima messa in onda risale al 1983,seguita da diverse repliche andate in onda perlopiù su canali locali.L'arrangiamento italiano della sigla è del bassista Mario Scotti,mentre a cantarla sono i due figli dello stesso Scotti,Andrea e Sabrina.

sabato 26 gennaio 2013

Partenze e arrivi #3: gennaio 2013


Ecco,parliamone:parliamo di come una povera rubrichina appena nata sia rapidamente degenerata,e rischi l'estinzione dopo sole tre puntate...
Sembra sia nata sotto una stella decisamente cattiva,perchè mentre le varie case editrici aumentano a dismisura il numero delle loro pubblicazioni mensili (con un parossismo che a me che sono ottimista devo dire sa tanto di pre-catastrofe),per quanto mi riguarda un po' il numero delle nuove pubblicazioni mi disorienta,e s'innesca lo stesso meccanismo perverso di quando sono in giro per negozi e m'innamoro di 10.000 cose,e poi quando si tratta di decidere cosa prendere e cosa lasciare finisco col non acquistare niente;un po'col passare del tempo ho sempre meno voglia d'imbarcarmi in nuove serie,staa dietro ad uscite spesso ballerine,e anche i volumetti nuovi di quelle in corso spesso rimangono in desolato abbandono per diversi giorni prima che riesca a trovare il tempo di dedicarmi alla lettura.
Dunque a gennaio niente new entry,perciò salutiamo Happy!,l'unica serie che concludo questo mese,e speriamo in qualcosa di più cospicuo per la prossima puntata.

Titolo originale:  Happy!
Titolo in Italia: Happy!
Autore: Naoki Urasawa
Casa editrice italiana: Planet Manga
Numero volumi: 15 (concluso)
Valutazione complessiva: 8-
Valutazione singolo volume: -

Ed eccoci qua dunque, a spendere due parole due su questo seinen sportivo,il cui ultimo volume per la cronaca non è sfuggito alla triste sorte che ultimamente sta toccando tanti suoi simili,ed è lì sullo scaffale che mi guarda minaccioso.
Devo dire però che l'idea di cimentarmi con l'ultimo volumone di questa serie mi provoca una certa apprensione,anche se non so spiegarmene la ragione,e nei prossimi giorni ne verrò a capo.

Intanto,il manga parla di Miyuki Umino,una ragazza di 18 anni che oltre a frequentare l'ultimo anno delle superiori svolge piccoli lavori part-time per mantenere sè stessa e i suoi tre fratelli più piccoli,dopo aver perso entrambi i genitori qualche anno prima.I quattro in realtà hanno anche un fratello maggiore,che però è solito sparire per lunghi periodi di tempo,e ricompare all'inizio della storia come autore di un grosso debito presso la yakuza per un affare finito male,yakuza che si rivolge proprio a Miyuki per riaversi dei soldi prestati,soldi che Miyuki ovviamente non ha,ragion per cui le viene proposto di lavorare in una soap-land (in pratica un bordello) fino all'estinzione del debito,minacciando di uccidere suo fratello in caso di rifiuto.
Miyuki accetta di farsi carico del debito,ma fugge subito via dalla soap-land,e dopo aver letto del premio vinto da una tennista professionista,decide che ripagherà in quel modo il debito del fratello:la via del tennis professionistico però si rivela subito piena di ostacoli per lei,che però è decisa a non lasciarsi scoraggiare dalle avversità.

Questa in estrema sintesi è la storia,quanto al resto,a me il manga è piaciuto,anche se in più occasioni (diciamo pure almeno una volta a volume) ho avvertito una grandissima voglia di picchiare questo o quel personaggio,in particolare la protagonista che è una tonta da oscar,in primis a farsi carico del debito di quel demente del fratello maggiore,che a mio avviso si meritava di morire in malo modo per la sua stupidità (il cretino per la cronaca è anche responsabile della morte dei genitori),dopodichè comunque,sorvolando sull'affetto fraterno,totalmente immeritato come dicevo,ma insomma,un fratello è un fratello dopotutto,e questa debolezza quindi gliela possiamo senz'altro perdonare,è davvero troppo ingenua,e che per buona parte del manga non si renda conto degli stupidi maneggi dell'antagonista e continui imperterrita a considerarla la sua migliore amica è veramente troppo,anche perchè le manovre della vipera sono stupide davvero,per cui è ancora più irritante che nel manga nessuno si accorga di nulla,e quindi giù con le sviolinate da parte di pubblico e stampa,a cui fanno da contraltare l'indifferenza o tutt' al più i fischi e le malignità nei confronti della protagonista;poi vabbè,la maggiorparte dei personaggi mi fa veramente imbestialire,in compenso quei pochi personaggi che mi piacciono li amo da morire,protagonista compresa,vorrei specificare,perchè magari dal resto del post non si era capito,quando in realtà non le voglio assolutamente male,vorrei solo vederla prodigare il suo affetto a gente un tantino più degna,per cui alla fine questo manga lo leggo per loro e per vederli in azione,sperando in un lieto fine per tutti loro,anche se non ci credo e non riesco a non temere il disastro xD

sabato 19 gennaio 2013

Good evening,infidel...




Silence!I kill you!!!

La corda d'oro




Trama: Hino Kahoko frequenta il secondo anno al dipartimento regolare dell'istituto superiore Seiso,che al suo interno ospita anche una sezione speciale per studenti di musica;un giorno Kahoko incontra uno strano folletto,il quale,dal momento che lei è in grado di vederlo,le fa dono di un violino magico,che chiunque può suonare purchè ne abbia la volontà.
E' così che Kahoko si ritrova a partecipare come concorrente al concorso di musica organizzato dalla scuola,insieme ad altri cinque studenti,tutti della sezione di musica,ai quali in seguito si aggiungerà anche un altro studente del dipartimento regolare,che si rivelerà essere un pianista straordinariamente bravo,mentre da parte sua Kahoko non può che sentirsi a disagio partecipando al concorso con un violino magico,mentre gli altri partecipanti concorrono per la loro bravura e per l'impegno che hanno sempre riversato nella musica.

Manga e anime: adattamento di un gioco di ruolo destinato ad un pubblico femminile,il manga Kin'iro no Corda è opera della character designer del gioco Yuki Kure.E' serializzato sulla rivista LaLa (Hakusensha) dal marzo 2004 ed è ancora concluso in Giappone con 17 volumi totali;in Italia è pubblicato da Jpop dall'estate 2008 col titolo La corda d'oro,con sedici volumi pubblicati fino a questo momento.
Il manga è stato adattato anche in due serie anime,La corda d'oro:Primo passo,andata in onda dall'ottobre 2006 al marzo 2007,per un totale di 25 episodi più uno speciale,e La corda d'oro:Secondo passo,andata in onda a marzo 2009 per un totale di due episodi,entrambe dirette da Kojin Ochi.


Considero accettabili la noia e l'irritazione che non mi hanno praticamente mai abbandonato durante la visione dei primi 24 episodi dell'anime solo per la loro efficacia nello scoraggiare qualunque insana tentazione di dare anche solo uno sguardo al manga:sul serio,è ormai risaputo che non ho un gran feeling con gli anime,ma questo è l'apoteosi dell'insulsaggine,e a salvarlo non basta certo qualche pezzo di buona musica classica,anzi ad insistere nella visione probabilmente avrei potuto finire con l'odiare l'Ave Maria di Shubert.
Magari non dovevo aspettarmi chissà cosa da un reverse harem,ma spero che uno straccio di storia non sia una pretesa esagerata,o chi concepisce certi prodotti pensa davvero che basti mettere in posa una manciata di bei ragazzi e aggiungere la musica classica per darsi un tono perchè la gente trovi che valga la pena spendere i suoi soldi,quando l'impalcatura della serie è così evidentemente pretestuosa dall'inizio alla fine,non sostenuta come dicevo da nessuna trama degna di questo nome,e dove i personaggi non presentano neanche un'ombra di caratterizzazione?
La verità è che di questa storia non mi è andato giù niente,fin dall'inizio:perchè mai una che non ha mai visto uno spartito in vita sua deve partecipare ad un concorso musicale?
La risposta che sembra emergere dopo venti e passa episodi,e cioè che in questo modo anche una persona che in precedenza non si era mai interessata più di tanto alla musica possa scoprirne la bellezza e imparare ad amarla,già suona come un'enorme presa in giro,ma al di là di tutto,ci fosse stata una pur minima caratterizzazione dei personaggi,una trama che andasse oltre lo schema problema-epifania-risoluzione,per di più proposto in maniera sempre identica e meccanica,magari si sarebbe potuta rivelare anche un'opera gradevole,mentre così rimane a mio avviso una semplice manovra commerciale,che avrà pure i suoi estimatori,ma che a me non convince minimamente.
Abbiamo la classica (e a mio parere insopportabile,in questo più che in altri casi analoghi) protagonista senz'arte nè parte di cui inspiegabilmente tutti s'innamorano,che quando non è impegnata a gattamorteggiare con il 'biscione' di turno è lì a farsi paranoie inutili e sterili sulla propria situazione,salvo riemergere miracolosamente poco dopo con la soluzione ai suoi dubbi,anche se nel frattempo non è successo e non è cambiato niente;allo stesso modo i ragazzi non hanno praticamente nessuna dimensione e nessuna connotazione particolare all'infuori del taglio di cape dello strumento suonato,per cui,anche se tra i vari episodi si può intuire l'accoppiata o quantomeno il triangolo finale,di fatto l'impostazione è tale che in realtà tutti i possibili abbinamenti sono almeno in teoria ugualmente probabili,e comunque al di là e all'infuori di questo c'è davvero poco o nulla,ed anche i dialoghi sono francamente imbarazzanti:ad ulteriore ma non necessaria riprova dell'assoluta piattezza e mancanza di personalità della protagonista,potrei dire senza grandi esagerazioni che il 95 % delle sue battute consiste nel chiamare per nome il suo interlocutore,con intonazione poco variabile da sorpresa a interrogativa,e in tutta la serie difficilmente riesce di vederla formulare un pensiero compiuto e sensato (questo punto in particolare potrà dipendere dalla traduzione,ma mai come in questo caso mi sono ritrovata a pensare che i dialoghi e le parole dei personaggi non avessero molto senso,e a ben ricordare,in precedenza mi era capitato di guardare altri anime sottotitolati dallo stesso gruppo,e non mi avevano dato gli stessi problemi di comprensione)...insomma,una noia mortale,direi che l'unica cosa davvero memorabile dell'intera serie animata è il mancato volo dalle scale della protagonista nel primo episodio:la scena di lei a mezz'aria sarà durata un paio di minuti,e nel mentre c'era tutto il tempo non solo di far fuori senza fretta una vaschetta di pop corn gigante,ma anche di domandarsi con tutto comodo:"Ma dov'è il figo di turno che la ripesca,e quand'è che gli torna comodo salvarla da una rovinosa caduta?"
Naturalmente visti gli sviluppi successivi sarebbe stato tanto meglio se si fosse schiantata al suolo,ma comunque già lì era chiaro quanto in questa serie fossero poco svegli e lenti di riflessi,con tanto di violoncellista bell'addormentato,senza dimenticare il continuo imbambolamento ora di questo ora di quel personaggio;l'ho già detto,sì,che ho trovato quest'anime terribilmente noioso e stupido?

sabato 12 gennaio 2013

Le 5 leggende



Il primo post (circa) serio del 2013 arriva con grande ritardo rispetto alle previsioni,prima scalzato dall'indispensabile e beneaugurante prima baggianata,poi dai troppi impegni e dai postumi delle festività.
Ora che insieme alla mamma abbiamo finito di liberare casa dalle carabattole natalizie e che ho rimandato la cyclette a prendere polvere al solito posto anzichè in camera mia,e prima di sprofondare di nuovo tra libri e dispense,torno a dedicarmi ai miei hobby,ed a ciò che allieta le mie giornate.
Il post di oggi riguarda l'ultimo film visto al cinema nel 2012 (e ad oggi,in effetti;il prossimo rischia di essere Quello che so sull'amore,è solo da vedere se prevarrà l'odio per Muccino o l'amore per Gerard Butler (che volete fare,tutti hanno qualche scheletro nell'armadio,e nel mio lui non è nemmeno il più inquietante)),anno che si è chiuso con un bilancio un po' magro quanto alle mie incursioni nelle sale cinematografiche,l'ultimo film del 2012 e fino ad ora per me è stato Rise of the Guardians,in Italia Le 5 leggende,film prodotto dalla DreamWorks e diretto da Peter Ramsey,uscito nelle sale americane il 21 novembre,ed in quelle italiane 8 giorni dopo,ispirato alla serie di romanzi di William Joyce The Guardians of Childhood ed al corto The Man in the Moon,sempre di Joyce,in collaborazione con la Reel FX;quantomeno posso dire che l'anno si è concluso in bellezza (ma posso dirmi soddisfatta di tutti i film visti al cinema nell'anno appena trascorso:sono stati pochi,ma ben selezionati ^_^),e sono anche contenta di essere riuscita a vederlo prima che uscisse dalla programmazione (per un pelo,naturalmente),per la cronaca in un pomeriggio infrasettimanale,ed in una sala semideserta dove io e la mia amica eravamo le uniche adulte senza pargoli al seguito a fungere da alibi.Ma bando alle ciance,veniamo alla storia:
Il film si apre con un ragazzo che in una notte di luna piena riemerge dal fondo di un lago ghiacciato e si risveglia come spirito della neve,ma non ricorda chi è,nè come mai si trovi lì;sa solo di chiamarsi Jack Frost e di essere stato salvato dall'Uomo della Luna,ma non ottiene risposta sul perchè,finchè,trecento anni dopo,viene chiamato a diventare il quinto guardiano,assieme a Babbo Natale,un energumeno arcitatuato e con un marcato accento russo di nome Nord,Guardiano della Meraviglia,la Fatina dei denti e Guardiana dei Ricordi,una fragile ragazza-colibrì di nome Dentolina,l'Omino e Guardiano dei Sogni Sandman,e Calmoniglio,un grosso coniglio dai modi bruschi ed armato di boomerang,Guardiano della Speranza nei panni del Coniglio di Pasqua.
Il pericolo si chiama Pitch Black (l'Uomo Nero),tornato per vendicarsi di essere stato sconfitto dai Guardiani tanti secoli prima,in modo che nessun bambino credesse più in lui e ne avesse paura,così che adesso il suo piano è non solo di terrorizzare i bambini,ma soprattutto di distruggere la fiducia che loro hanno nei Guardiani.;Jack però non è sicuro di volersi unire agli altri quattro nel tentativo di sconfiggere definitivamente Pitch,perchè essere un Guardiano comporta obblighi e responsabilità che lui,amante dei divertimenti ma soprattutto non molto sicuro di se stesso,non si sente in grado di assumere.
Questa molto in breve la trama,malgrado l'accoppiata bambini-Natale non è stata la melensa e zuccherosa sagra dei buoni sentimenti che ci si sarebbe potuti aspettare,non perchè i buoni sentimenti manchino o non mi piacciano eh,di solito però il tutto ha un'aria di già visto-già sentito spiattellato senza alcuna originalità o spunto particolare,però stavolta non è stato così:intanto perchè,malgrado il periodo di uscita nelle sale non si tratta di un film natalizio (tra l'altro la festività che si avvicina nel film è la Pasqua),e poi perchè malgrado la composizione del pubblico in sala non è nemmeno un film per bambini,o almeno,non solo per loro,anche se la ricerca di se stessi,della propria identità e di un proprio posto nel mondo,della fiducia in se stessi e nelle proprie possibilità che caratterizza il protagonista riflettono più bisogni maggiormente sentiti durante l'adolescenza che tematiche abitualmente collegate all'infanzia.
Niente eccessi di buonismi dunque,il film è divertente ed ha un buon ritmo,come detto non risulta appesantito da moralismi eccessivi ma non è vuoto di contenuti,ed i personaggi sono simpatici e ben costruiti e caratterizzati,purtroppo con l'eccezione negativa rappresentata dal villain,visivamente molto cool,ma piuttosto scarso quanto a carisma e motivazione;Le 5 leggende è comunque un film del quale mi sento di raccomandarvi la visione se ve ne capitasse l'occasione.

mercoledì 2 gennaio 2013

New Year's greetings


Stava per arrivare un post serio (vabbè,insomma,si fa per dire),e invece eccone uno farlocco xD




Ancora auguri quindi,poi vi prometto che ritorno a lavorare ^_^