sabato 27 novembre 2010

Crimson Hero


Trama:  Nobara Sumiyoshi ha 15 anni e modi aggressivi e da maschiaccio,ma fin da bambina nutre un complesso d'inferiorità verso la sorella minore Souka,aggraziata e femminile come lei invece non riesce assolutamente ad essere.All'improvviso però s'imbatte in qualcosa che le piace e la appassiona,nella quale è la numero uno e non deve competere con la sorella,e cioè la pallavolo,ed è per questo motivo che s'iscrive al liceo Beniro (trad.campi cremisi),famoso proprio per il club di pallavolo;appena arrivata però scopre che il club femminile della scuola è stato chiuso,e per di più proprio per volontà di sua madre,importante finanziatrice della scuola,assolutamente contraria al fatto che sua figlia pratichi questo sport.
Infatti,come figlia maggiore in una famiglia che di madre in figlia si trasmette la direzione del ristorante di famiglia,il Seiryu,Nobara dovrebbe succedere a sua madre nella conduzione del ristorante,applicandosi a quelle arti femminili nelle quali lei non ha nessuna intenzione di applicarsi,e che invece ha lasciato a sua sorella minore;la ragazza per questo motivo si scontra con sua madre e va via di casa,chiedendo ospitalità a sua zia,sorella minore della madre,che è un'insegnante proprio del Beniro,la quale non trova di meglio che sistemarla nel dormitorio riservato agli studenti del club di pallavolo del quale lei è amministratrice,e che al momento ospita quattro ragazzi;Nobara vi lavorerà come tuttofare,e come compenso la zia le passerà le spese per vivere nel dormitorio.
Trovata una sistemazione,la preoccupazione di Nobara diventa ricostituire il club di pallavolo,il che vuol dire trovare almeno altre cinque ragazze che vogliano praticare questo sport;dopo molte difficoltà iniziali riesce anche in questo intento,ma le sfide per il neonato club femminile di pallavolo del Beniino sono appena iniziate...
Ma per Nobara ci sono anche altre novità:infatti un pò alla volta inizia a provare dei sentimenti per lei fino a quel momento sconosciuti verso uno degli studenti del dormitorio,Yushin Kumagai,anche lui studente del primo anno,innamorato come lei della pallavolo,di cui è anche una brillante promessa,mentre a sua volta scopre di essere al centro dei pensieri di un altro studente del dormitorio,Keisuke Haibuki,anche lui al primo anno e promettente giocatore di pallavolo,innamorato di Nobara fin da bambino,anche se lei non si era mai accorta di lui.

Manga: Crimson Hero (Beniiro Hero)è un manga shoujo ad ambientazione sportivo/scolastica scritto ed illustrato da Mitsuba Takanashi (Lui,il diavolo),pubblicato a partire dal 2003 sulla rivista Bessatsu Margaret della Shueisha,e tuttora in corso con 18 volumi .
In Italia la Star Comics ne ha iniziato la pubblicazione nel marzo del 2008 nella collana Shot e con cadenza bimestrale:questo mese ne è stato pubblicato il 17mo volume,mentre dopo il 18mo,previsto per gennaio,la serie andrà in pausa data la sopraggiunta parità con le uscite giapponesi.

L'interesse per questa serie è nato per caso un paio d'anni fa,quando in edicola per un'ispirazione improvvisa ho preso il numero 5,dopo aver dato solo un'occhiata superficiale alla trama e alle tavole.Ad un primo impatto la storia non mi era sembrata male,e quando ne ho avuto l'occasione ho recuperato anche i volumi precedenti;per di più ad un certo punto mi sono anche fatta tentare dall'altra opera della Takanashi,di cui avevo sentito parlare molto bene,ma che per me è stata un'enorme delusione.Tra l'altro,visto che già il successivo volume (il sesto),tanto atteso,si è poi rivelato piuttosto al di sotto delle aspettative,e di sicuro non risolutivo come ci si sarebbe aspettati vista la conclusione del volumetto precedente,ho cominciato a nutrire il dubbio che alla fine anche quest'opera avrebbe finito per rivelarsi una delusione,ma pur tra alti e bassi e con alterne fortune ho continuato a seguirla,anche se con sempre meno soddisfazione e sempre maggiori perplessità.
Certo,fin dall'inizio non si poteva certo dire che trama o situazioni brillassero per particolare originalità,ciò nonostante gli sforzi di Nobara per ricostituire il club femminile di pallavolo o per affermare le proprie scelte libera dai condizionamenti familiari,e tutto sommato anche le vicende sentimentali del trio,hanno comunque reso appassionanti e coinvolgenti i primi volumi,peccato che il buon ritmo iniziale sia andato perso quasi subito,inoltre gli elementi che avevano sostenuto la trama o i vari accenni di conflitto e tensione introdotti man mano vengono tutti sciolti in maniera banale e poco credibile,quando non assolutamente incoerente,mentre i personaggi,invece di assumere maggiore consistenza col proseguire della storia,man mano risultano sempre più stereotipati e sempre meno convincenti;perfino i protagonisti sono caratterizzati in maniera debole e incerta,piegati alle esigenze di una trama disordinata e che procede a forza di scossoni anzichè essere mossi da propri sentimenti,personalità,obiettivi e motivazioni,il tutto in una storia che patisce spesso e volentieri di dosi onestamente spropositate di moralismo e buonismo di superficie;inoltre,liquidato praticamente già nei primi capitoli il triangolo Keisuke-Nobara-Yuushin,dopo un rocambolesco (e tardivo) tentativo di ripescaggio,l'autrice cerca di spacciarci per reale quello evidentemente fittizio tra Nobara-Keisuke-Tomoyo,dando in questo modo la netta impressione di voler tenersi uno spiraglio d'emergenza in caso di eventuali futuri vuoti narrativi,e in breve,il mio gradimento per questa serie è molto scemato da tre-quattro volumi a questa parte:anche il 'colpo di scena' (presunto,e comunque ennesimo) dell'ultimo volume,se pure non paragonabile allo scempio compiuto nei numeri precedenti,denota comunque una carenza d'idee che si cerca ( invano) di arginare battendo pesantemente sul tasto del dramma per cercare di dare un pò di pathos (?) alla storia,e il cui esito del resto è assolutamente scontato e prevedibile,il tutto dopo aver seminato per strada e subito abbandonato altre centinaia di spunti che potevano sicuramente essere utilizzati meglio,senza dover fare ricorso a soluzioni estreme per giungere ad un chiarimento:insomma,non è che mi aspettassi di leggere il capolavoro del secolo,però magari una storia che non lasciasse per strada tutti gli elementi della trama sì.
Beh,comunque,alla fine non dovrebbe ormai mancare molto,proprio nei free talk del 17mo volume l'autrice parla della imminente conclusione,che peraltro difficilmente potrà riservare qualche scarto o sospresa anche minima rispetto ad ogni ragionevole congettura al riguardo,per cui di fatto non vedo proprio in che modo potrei recuperare l'interesse ormai perduto nei confronti di questa storia,anche volendo,comunque inserisco il riassunto/recensione post lettura del numero 12,a mio avviso l'ultimo ancora salvabile della serie...

Crimson Hero 12

Ah,disdetta e disappunto...com'è che ogni volta che decido di farla finita con la Takanashi, la perfida donna mi tira fuori dal cilindro un volumetto decente, dopo numeri e numeri di piattume totale? Avevo proprio deciso che il dodicesimo sarebbe stato l'ultimo numero che le avrei concesso, e infatti ecco che finalmente qualcosa si muove, direi a dispetto di quei due noiosoni di Yuushin e Nobara: fosse dipeso da loro sicuramente anche stavolta sarei potuta soffocare per gli sbadigli, ma credo anche che fondamentalmente ciò che mi ha fatto soprattutto apprezzare questo volume è stato il gran numero di primi piani del bel moretto Haibuki;
comunque, lo scorso volume si era chiuso in un modo che poteva far pensare a una bufera imminente, bufera che manco a dirlo invece non c'è stata, perlomeno non prima che anche questo numero giungesse quasi alla conclusione, fortuna che come dicevo c'è qualcuno che ci salva dagli eccessi della politically correctness e dal superficiale e trito moralismo cui la Takanashi indulge fin troppo spesso, basta pensare a quella pagliacciata di predica che Nobara ha fatto nello scorso volume alle avversarie che concentravano i loro attacchi su Tomo (perchè, stupore e meraviglia, a loro interessava vincere la partita), che d'altronde è incoerente col suo stesso obiettivo: se l'importante è solo divertirsi, allora perchè lei ci tiene così tanto a partecipare al torneo di primavera, e ancora prima, a far sì che il Benino avesse un club di pallavolo femminile?
Sarà questo il motivo per cui, anche se proprio non digerisco Kumagai, trovo che lui e Nobara siano splendidamente assortiti, perchè tutti e due invasati dei buoni sentimenti, tutti e due che come dice Haibuki proprio ci tengono a sembrare delle brave persone,anche se Nobara ha ancora dei momenti di cedimento e di dubbio, e Yuushin invece no,ed è quindi quello che mi piace meno dei tre.

Arrivo subito alla fine, per poi magari tornare indietro se me ne sembrerà il caso: dunque, vinto il torneo esordienti, la squadra maschile è intenta a festeggiare, anche se capitan Kumagai è roso dal tarlo della coda di paglia nei confronti di un ignaro Haibuki, che saputo che la squadra femminile ha invece perso la partita, decide di abbandonare in anticipo i festeggiamenti,
 per andare a far compagnia ad una Nobara sicuramente in quel momento alquanto depressa.Yuushin lo segue, e sulla strada per il dormitorio infine gli comunica che lui e Nobara sono praticamente fidanzati.


La notizia sconvolge Keisuke, per il quale Yuushin è ancora sempre quello che gli ha rubato il cuore della ragazza della quale è innamorato (interpretazione opinabile, me ne rendo conto, tuttavia non sempre un innamorato ha il buonsenso di rendersi conto che l'altro è libero di disporre dei propri sentimenti come meglio crede, specie se ha ancora l'immaturità dei 15 anni) e che per di più si è anche concesso il lusso di respingerla, e non riesce ad accettare che i due stessero insieme da tanto tempo senza aver detto niente a nessuno,facendo sì che lui fraintendesse l'improvvisa gentillezza di Nobara nei suoi confronti.
A quanto pare i più trovano di un egoismo mostruoso l'atteggiamento di Keisuke, e naturalmente lo è, solo che a me ispira decisamente più simpatia di quello sempre compassato, adulto e responsabile ma senza nessun riguardo per i sentimenti e la sensibilità altrui di Yuushin,inoltre nel suo egoismo è comunque sempre stato sincero,cosa che di Yuushin certo non si può dire,e in conclusione, fondamentalmente quest'ultimo lo trovo estrememamente noioso, e non posso farci nulla...
Come dicevo però proprio per questo motivo lui e Nobara mi sembrano fatti l'uno per l'altra,quindi in attesa di vedere come si risolverà l'abbandono del dormitorio da parte di Keisuke, e se davvero approderà ad un'altra squadra come sembra, ma come visti i precedenti della Takanashi non è lecito ipotizzare, spero che il ragazzo risolva il suo conflitto interiore, arrivando a rendersi conto che la Nobara di cui è innamorato è solo la proiezione dello sguardo ammirato del bambino cagionevole di salute che grazie a lei ha per la prima volta intravisto la possibilità di riuscire con l'impegno, e che invece quelle che ha per Tomo non sono solo le premure di un amico preoccupato...

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